Seregno, idea vigilantes privati al cimitero dopo il maxi-furto di rame e bronzo

Vigilantes privati per la sicurezza del cimitero maggiore di via Reggio a Seregno, teatro recentemente di un maxifurto che ha visto circa duecento tombe a ridosso dei colombari depredate dei manufatti in bronzo e rame. È l’ipotesi al vaglio dell’amministrazione comunale.
Furto e danni al cimitero di Seregno
Furto e danni al cimitero di Seregno Paolo Colzani

Vigilantes privati per la sicurezza del cimitero maggiore di via Reggio a Seregno, teatro recentemente di un maxi-furto che ha visto circa duecento tombe a ridosso dei colombari depredate dei manufatti in bronzo e rame. È l’ipotesi al vaglio dell’amministrazione comunale.


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«Le opzioni sul tavolo che abbiamo esaminato sono parecchie – conferma il sindaco Edoardo Mazza – Abbiamo pensato a un incremento del numero dei dispositivi di allarme, all’installazione di un sistema di videosorveglianza oppure al ricorso ad un servizio notturno privato di vigilanza. La complessità di un intervento è notevole e deriva dall’ampiezza dell’area da monitorare. Anch’io all’inizio ero favorevole a un sistema di videosorveglianza, ma l’articolazione del camposanto è tale che dieci telecamere rischierebbero di servire a poco e, comunque, per la notte occorrerebbero telecamere ad infrarossi, che sono molto costose. Per giunta, nel caso di un collegamento con la centrale operativa della Polizia locale, dalla 1 alle 7,30 non vi sarebbe nessuno davanti ai monitor, poiché il servizio non copre l’intero arco delle ventiquattro ore».

Questo ragionamento apre così ad una possibile svolta: «Oggi come oggi, la soluzione più praticabile, per efficacia e costi, pare essere il ricorso notturno ad una vigilanza privata, alla quale affidare il compito di passaggi interni anche frequenti, per controllare la zona. Procederemo comunque presto».

Intanto, si profila una novità che potrebbe andare incontro, almeno in parte, alle esigenze delle famiglie che hanno visto depredate le tombe dei loro cari: «C’è la possibilità che un’assicurazione che abbiamo sottoscritto tuteli anche i titolari di beni terzi accolti da proprietà comunali, come appunto sono le tombe all’interno del cimitero. La verifica che stiamo conducendo riguarda soprattutto le franchigie, che di solito sono previste in situazioni come queste: il rischio è che chi ha subito danni di lieve entità economica sia escluso da un rimborso».

Si attendono in proposito sviluppi a breve: «Se tutto andasse per il meglio, l’idea è quella di aprire uno sportello al pubblico, dove raccogliere le segnalazioni delle vittime dei furti, in modo da avviare le pratiche relative. Ovviamente, nel caso pubblicizzeremo a dovere una simile novità».