Seregno, fiaccolata di Libera per ricordare la strage di Capaci (senza il sindaco)

Nel giorno del 24esimo anniversario della strage di Capaci in cui perse la vita il giudice Falcone, l’associazione Libera Monza e Brianza organizza una fiaccolata per le vie del centro. Non ci sarà il sindaco, impegnato a una cena di Forza Italia.
L’associazione LIbera ricorda la strage di Capaci con una fiaccolata a Seregno
L’associazione LIbera ricorda la strage di Capaci con una fiaccolata a Seregno Pozzoni Carlo

Il sindaco Edoardo Mazza non parteciperà a “Liberiamo Seregno dalle mafie”, l’appuntamento promosso da Libera Monza e Brianza e in programma lunedì 23 maggio, in occasione del ventiquattresimo anniversario dell’attentato di Capaci, che costò la vita ai magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e agli uomini della loro scorta.


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La conferma è arrivata dallo stesso primo cittadino giovedì scorso, durante il suo incontro con la stampa a palazzo Landriani-Caponaghi. «Premesso che non sono stato invitato – ha spiegato Mazza – non avrei avuto problemi a presenziare. Tuttavia, ci sarà in concomitanza una cena di Forza Italia con il presidente Silvio Berlusconi e quindi mi sarà impossibile intervenire».

Il sindaco per primo sa che la circostanza potrà esporlo a nuove polemiche politiche, dopo quelle affrontate all’indomani della chiusura dei bar “La Torrefazione” e “Tripodi pane e caffè”, a causa dell’aperitivo elettorale ospitato dal secondo che lo vide protagonista nell’ultima campagna elettorale: «Mi sento di sottolineare che l’impegno della mia amministrazione contro le mafie non è mai venuto meno. Analogamente, credo comunque di poter affermare che indicare Seregno come una città della mafia sia offensivo per le tante persone che il loro lavoro lo portano avanti onestamente».

La serata prevede una fiaccolata per le vie del centro, che partirà alle 20,30 dal cinema Roma di via Umberto I, dove riapproderà alla fine, per consentire a tutti di assistere alla proiezione del film “Era d’estate”, per la regia di Fiorella Infascelli, che racconta l’“esilio” sull’isola dell’Asinara vissuto per motivi di sicurezza negli anni ottanta da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ostacolati nella loro azione in quella fase da una burocrazia asservita a Cosa Nostra.

Hanno aderito finora Collettivo Agitamente, Cgil Monza e Brianza, Cisl Monza, Brianza e Lecco, Cgt Uil Monza Brianza, Infonodo, Spi Cgil Monza Brianza, Fnp Cisl Monza, Brianza, Lecco, Uil Pensionati, associazione Diritti Insieme, Alisei, Acli Monza e Brianza, Acli Seregno, Osservatorio antimafie Monza e Brianza “Peppino Impastato”, associazione Senza Confini e Casa della sinistra.