Seregno, dalle Ferrovie avviso di sgombero nelle aree usate per gli orti

Rete ferroviaria italiana ha affisso un avviso di sgombero lungo via Luini da trent’anni adibita ad orti per il tempo libero. Il portavoce degli ortisti dovrebbe avere un incontro chiarificatore nei prossimi giorni
Un pezzo di terreno in via Luini coltivato solo per ortaggi
Un pezzo di terreno in via Luini coltivato solo per ortaggi Foto Paolo Volonterio

Un avviso di sgombero apposto, nei giorni scorsi, all’ingresso dell’area di proprietà di Rete Ferroviaria Italiana, lungo via Luini, da oltre trent’anni adibita ad orti del tempo libero, ha messo a rumore le cinquanta persone che ne usufruiscono per il giardinaggio. La data del 18 giugno, entro cui gli occupanti dovranno rimuovere tutti i manufatti e materiali di proprietà, così perentoria, è stata interpretata come se tutta l’area dovesse essere rasa al suolo.

Ma le interpretazioni, a seguito di una riunione di questa mattina di quasi tutti gli ortisti, sono diverse. Il loro portavoce Leo Servidio, già consigliere comunale per più mandati nelle fila di Forza Italia, che nei prossimi giorni avrà un colloquio chiarificatore con Rfi, ha spiegato che: “già in passato Rfi aveva posto un avviso di sgombero che poi aveva colpito persone che nell’area assegnata oltre alla coltivazione di ortaggi vi aveva insediato dei capanni. Le aree devono servire solo ed esclusivamente a coltivare verdura e qualche albero da frutta, ma non devono essere trasformate in ritrovi per pic-nic o per trascorrere i fine settimana con bivacchi e festicciole varie”.

Questa parziale giustificazione ha fatto, momentaneamente, calmare le acque che avevano agitato gli ortisti che già vedevano i loro raccolti andare in fumo. Rocco Lisa: “non si può mettere un cartello simile a metà maggio quando abbiamo già seminato e primi prodotto sono pronti per la raccolta. Chi ci rifonde le spese delle sementi e delle piantine?”. “ Nei giorni scorsi- ha detto Umberto Magro- ho avuto la visita di due agenti della Polfer che hanno voluto vedere l’appezzamento di terra che coltivo e dove ho costruito un piccolo capanno. Ho chiesto loro se potevo lasciarlo non ho avuto una risposta precisa. Ma sono disposto a levarlo nel caso fosse fuori norma”.

Angelo Milidoni: “ ho ricevuto questo fazzoletto di terra da mio papà che è deceduto e lo coltivava da 30 anni. Dapprima non volevo, poi mi sono appassionato e lo tengo pulito e curato. Io coltivo solo verdura, non ho altro”.

“Una frase del cartello di sgombero è un poco sibillina- ha sottolineato Elenio Galimberti- perché non si capisce se ci sarà sgombero totale o se invece il provvedimento riguarderà ortisti che sono andati oltre costruendo dei piccoli cottage”. Di certo prima o poi questa fascia di terreno di una ventina di metri in larghezza a ridosso della linea ferroviaria Chiasso-Milano, dovrà essere utilizzato per il previsto quadruplicamento dei binari da Como fino a Monza. A quando l’inizio dei lavori ancora non c’è certezza, ma si sa che il cantiere prima o poi dovrà iniziare perché l’Italia rispetto alla Conferedazione Elvetica è in grave ritardo che avrebbero dovuto procedere di pari passo all’inaugurazione della galleria del Gottardo che la Svizzera ha terminato da un anno.