Seregno, arrestato spacciatore di cocaina con le dosi nel pollaio tra le galline

Le galline dalle uova di cocaina. Erano le inconsapevoli complici di un operaio di Seregno, 49 anni, già noto alle forze dell’ordine. Sequestrate 61 dosi nascoste in un pollaio e 4.500 euro.
Seregno, arrestato soacciatore di cocaina: nascondeva la droga in un pollaio
Seregno, arrestato soacciatore di cocaina: nascondeva la droga in un pollaio Cristina Marzorati

Le galline dalle uova di cocaina. Erano le inconsapevoli complici di un operaio di Seregno, 49 anni, già noto alle forze dell’ordine. I carabinieri della compagnia di Seregno, in particolare del nucleo investigativo, hanno trovato all’interno di un pollaio di proprietà della sua famiglia 61 dosi di cocaina, per un valore commerciale di circa tremila euro, e 4mila e 500 euro in contanti in banconote di piccolo taglio.

La droga era nascosta tra le uova delle galline, in una cassettina, mentre il denaro era perfettamente suddiviso in maniera maniacale in base al valore e occultato in una gabbia per animali. I militari sono arrivati ad Antonio P. nell’ambito di un’attività di controllo del territorio. Già con precedenti alle spalle, godeva di una particolare attenzione da parte dei carabinieri e il fiuto investigativo ha fatto il resto.

Notando degli strani movimenti attorno all’abitazione del quarantanovenne, in settimana gli uomini dell’Arma sono usciti allo scoperto e hanno effettuato una perquisizione nella sua villetta. Qui hanno trovato tutto il kit del perfetto spacciatore: bilancini di precisione, sacchetti, materiale per il confezionamento, sostanza da taglio per preparare le dosi. Per arrivare alla droga però hanno dovuto fare un ulteriore sopralluogo. In un terreno di proprietà della sua famiglia, al confine tra Seregno e Paina di Giussano, tra le galline e le uova c’era una cassettina con 61 dosi di cocaina e in una gabbia erano nascosti 4mila e 500 euro in contanti. L’operaio è stato arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Presentatosi davanti a un giudice per la direttissima, ha chiesto i termini a difesa. Il processo è stato rimandato a giugno.