Seregno, addio a padre Zamuner: fu anche padre spirituale di Buffon

Padre Lino Zamuner è deceduto a Torino. È stato allievo del cardinal Carlo Maria Martini. Molto conosciuto a Seregno e Meda
Padre Lino Zamuner, 77 anni
Padre Lino Zamuner, 77 anni Foto Paolo Volonterio

Ha chiuso la sua vita terrena tutta dedicata al Signore, padre Lino Zamuner, missionario della Consolata di Torino. Il suo cuore ha cessato di battere alle 23,15 di sabato 11 febbraio, alla clinica Maria Vittoria di Torino, dov’era ricoverato dal 15 gennaio, quando aveva accusato un malore, ictus, mentre si trovava in casa madre. Gli ultimi 28 giorni li ha trascorsi in uno stato semi comatoso, trascorrendo anche una settimana in rianimazione, sempre assistito premurosamente da tutti i suoi fratelli.

La liturgia di suffragio è stata officiata, martedì 14 febbraio, alle 15,30 nella parrocchia san Giovanni Bosco, da don Sergio Dell’Orto e concelebrata dai sacerdoti nativi del quartiere Ceredo: Marco Tagliabue, Franco e Massimo Santambrogio, Angelo Riva e dal già parroco Giuseppe Galbusera. In mattinata alle 11, nella casa madre di Torino si era svolta una funzione, presenti 50 suo confratelli, presenziata anche dal portiere della Juventus, Gigi Buffon, che era molto legato a padre Lino, essendo stato per tre anni il suo confessore spirituale. Le sue spoglie riposano nel camposanto di Meda. La sua scomparsa ha destato profondo dolore e rimpianto nei fratelli Renato, Francesca, Gianpaolo, tra i numerosi parenti e i tantissimi fedeli del Ceredo e di Meda. Lino Zamuner era nato a Vallio di Roncade in provincia di Treviso il 17 novembre 1939. Entrava in seminario a Biadene a 10 anni, accompagnato dal parroco Umberto Bruttocao. Veniva ordinato sacerdote nella chiesa di Vallio il 16 dicembre 1966, dal vescovo di Treviso, monsignor Antonio Mistrorigo. Subito dopo si trasferiva a Roma alla Pontificia università Urbaniana dove frequentava la facoltà di filosofia e teologia, laureandosi col massimo dei voti, e dove ha insegnato per 10 anni.

E’ stato allievo del cardinal Martini. Nel 1976 partiva in missione, in Columbia, dove restava per 10 anni e 8 mesi, senza mai tornare in Italia, occupandosi degli indios dell’Amazzonia e dei campesinos. Al rientro nell’86 veniva chiamato a Roma, per 3 anni, all’università ad insegnare filosofia, poi a Torino, per 2 anni come superiore della Consolata. Seguiva una serie di incarichi come superiore a Milano nella chiesa Luchino del Maino, all’istituto delle missioni, a Bevera di Sirtori( 2 anni) e a Rivoli ( 2 anni). Gli ultimi 10 anni li ha trascorsi alla casa madre di Torino, e gli ultimi tre prestando la sua opera nel santuario della Consolata, con le suore di clausura sempre a Tortino.

Un sacerdote con una grande propensione allo studio, dotato di notevole intelligenza. Conosceva 7 lingue. Il primo parroco della parrocchia san Giovanni Bosco al quartiere Ceredo di Seregno, don Paolo Farina, gli ha fatto da padre, dopo la morte del padre Paolo, detto Gino, in quanto la sua famiglia si era trasferita da Vallio, a Meda nel 1952. Padre Lino amava raccontare che, quando è stato dato alla luce da mamma Amalia Oro, in casa: “ ero cianotico, pressoché morto. Un miracolo mi aveva tenuto in vita, tanto che la mamma si era rivolta al Crocifisso con questa espressione “Signore, se vive prenditelo”, e il Signore sin da piccolo mi è stato al fianco fino a volermi tra le sue schiere di seminatori del vangelo”. E adesso è stato chiamato al suo fianco per sempre.

Paolo Volonterio