Senago, la viabilità rischia il collasso per i lavori alle vasche del Seveso

I lavori per la realizzazione delle vasche di laminazione a Senago si apprestano ad entrare nel vivo e il Comune, insieme all’impresa che eseguirà un bacino artificiale per contenere le acque del Seveso, deve affrontare anche il problema della viabilità di cantiere. Che rischia il collasso.
via De Gasperi
via De Gasperi Fabio Cavallari

I lavori per la realizzazione delle vasche di laminazione a Senago si apprestano ad entrare nel vivo e il Comune, insieme all’impresa che eseguirà un bacino artificiale capace di contenere oltre 800mila metri cubi di acque putride del Seveso, deve affrontare anche il problema della viabilità di cantiere.

Dopo i primi contatti tra la Polizia locale e la direzione dei lavori, la scorsa settimana era in programma il primo incontro ufficiale presso la sede di Aipo ma l’appuntamento all’ultimo è stato rinviato. Il tema è senza dubbio complesso e i disagi per i senaghesi e per gli automobilisti dei paesi limitrofi saranno pesanti.

Durante i lavori sembra essere davvero inevitabile la chiusura di via De Gasperi nel tratto compreso tra la rotatoria della piattaforma ecologica e l’Iperdì. L’impresa infatti dovrà anche realizzare un collegamento tra la vasca più grande, posta ad ovest della strada e quella più piccola, prevista invece ad est. Da tenere in conto anche il continuo viavai di camion che faranno migliaia di viaggi per portare via la terra. Questa verrà trasportata in varie cave della zona, ragione per cui vanno studiati dei percorsi in modo che i mezzi pesanti interferiscano il meno possibile con il traffico veicolare. Fortunatamente una parte dell’escavato troverà posto nella cava Monvil beton di via Brodolini che i camion raggiungeranno velocemente percorrendo un tratto dell’alzaia dello scolmatore, che verrà asfaltato per l’occasione.

Resta però il problema di come dirottare il flusso di veicoli proveniente da Garbagnate e diretto verso Bollate e Paderno. Vista la chiusura del tratto di via De Gasperi verso Traversagna e la forte contrarietà dell’amministrazione di deviare la circolazione su via Europa, la soluzione più efficace sarebbe la realizzazione, ovviamente a carico dell’impresa, di una bretellina che colleghi la rotatoria della piattaforma ecologica con via Stati Uniti. Il traffico di attraversamento percorrerebbe dunque la zona industriale, il tratto finale di via Europa e poi svoltare obbligatoriamente a destra in via Brodolini per uscire dalla città. Questa soluzione, ancora tutta da definire nei tempi e nei modi, fa sorgere però delle controindicazioni.

Innanzitutto si corre il rischio che tante auto entrino nel quartiere Papa Giovanni da via Martiri di Marzabotto, ragione per cui è al vaglio lo studio di una Ztl, e secondariamente il Pedale Senaghese, società ciclistica che da anni utilizza in orario serale in via Stati Uniti, dovrebbe trovare un altro luogo per i propri allenamenti.