Scendete in campo: Monza a chilometro zero con il progetto City farmers

Settemila metri quadrati di orto urbano in via Adda: è la proposta che il comune lancia ai suoi cittadini, la costruzione di un mega orto collettivo in cui fare confluire idee e buona agricoltura a chilometro zero. Chi vuol esser City farmer?
Scendete in campo: Monza a chilometro zero con il progetto City farmers

Non lo dovrete chiamare semplicemente “orto”, perché sarà molto di più. Sarà un orto-giardino condiviso quello che sta per essere realizzato a Sant’Albino, lungo via Adda, su un terreno di proprietà comunale di oltre settemila metri quadrati. Il progetto City Farmers è stato promosso dall’amministrazione con un investimento di circa 82mila euro: il bando, pubblicato nell’ottobre 2013, è stato vinto da CS&L Consorzio Sociale. «C’era grande attesa per questo progetto – ha commentato l’assessore alle Politiche culturali e di sostenibilità Francesca Dell’Aquila – Ora avverto grande fermento: finalmente riusciremo ad allestire anche a Monza un orto urbano sulla scia di una tradizione che all’estero è radicata già da tempo. Partecipazione, condivisione e sostenibilità ambientale i valori cardine che hanno ispirato il progetto, valori sotto cui City Farmers continuerà a crescere».

Tutti i cittadini interessati, dalle famiglie con bambini alle coppie agli anziani, potranno contribuire alla progettazione e alla realizzazione concreta dell’orto-giardino sotto la guida di professionisti e tecnici: «Il primo appuntamento pubblico è fissato in Cascina Bastoni, presso il centro civico di via Mameli, alle 21 di mercoledì prossimo, 25 marzo – aggiunge l’assessore – i cittadini potranno così iniziare a ideare un possibile arredo dell’area: oltre alla coltivazione di frutta e verdura si potrà pensare ad esempio a un campo giochi per bambini». Oppure a un’area pic nic con tanto di barbecue o a una pergola sotto cui leggere e riposare: sarà uno spazio, insomma, dove tutti potranno trascorrere piacevolmente il tempo libero e dove si potranno creare percorsi per le scuole e varie attività di recupero.

In due anni, questi i tempi previsti dall’amministrazione, l’orto giardino sarà uno spazio strutturato che verrà affidato «“chiavi in mano” – conclude Dell’Aquila – a un gruppo di interesse che si offrirà di autogestirlo». «Con la collaborazione della scuola di agraria del parco – spiega Claudio Palvarini, responsabile del progetto City Farmers per conto di CS&L – stiamo procedendo, come vuole la prassi, all’analisi del terreno agricolo, fino ad ora coltivato a mais. Amministrazione, cittadini e progettisti collaboreranno alla definizione di un progetto condiviso che sia attuabile a basso costo, che preveda l’ideazione di strutture e arredi di facile realizzabilità e che, soprattutto, sia basato sui principi di sostenibilità ambientale».

In seguito, con la collaborazione delle due cooperative sociali partner del progetto, Lo Sciame e Solaris – Lavoro e Ambiente, prenderanno il via i cantieri di lavoro. Gli attori coinvolti definiranno insieme le regole di gestione dell’area e non mancheranno, infine, incontri e laboratori pratici sulla coltivazione di un orto con metodi naturali e biologici.