Referendum in Lombardia: «La macchina è pronta», ma i tablet di Busnago finiscono a Bergamo

Conto alla rovescia per il voto referendario sull’autonomia in Lombardia. La Regione garantisce: la macchina è pronta. Ma il sindaco di Bergamo Gori scrive: hanno mandato a noi i tablet di Varese e Busnago.
Tablet per il voto del referendum della Regione Lombardia
Tablet per il voto del referendum della Regione Lombardia Fabrizio Radaelli

Un grande successo? Un grande flop? Ormai non restano che ventiquattr’ore per scoprire cosa ne sarà del referendum per l’autonomia indetto dalla Regione Lombardia per il 22 ottobre. A partire dalle 12 di domenica sul sito www.referendum.regione.lombardia.it sarà possibile seguire i risultati dell’affluenza e poi del voto con la suddivisione per province e comuni. I voti possibili sono soltanto sì, no e bianca: insomma, non si può annullare con qualche insulto ai politici.

Per l’assessore all’agricoltura lombardo Gianni Fava, coordinatore della giunta per il referedum, «la macchina è pronta», ma c’è chi dubita che tutto sia in ordine o ben organizzato, come il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, che pure su fronte Pd si è speso per dire sì al voto. «Vi dico solo che a Bergamo sono arrivati oggi i tablet che dovevano andare a Varese e a Busnago – ha scritto su Facebook – Abbiamo dovuto sostituire le password. Ce ne sono 36 che avanzano. Abbiamo avvisato nel pomeriggio ma pare che nessuno verrà a riprenderli. Costano circa 1.000 euro l’uno…».

Fava allo stesso tempo ricorda le modalità di voto: solo domenica, dalle 7 alle 23, con un documento di identità e senza tessera elettorale – che non è obbligatoria e non sarà timbrata, ma in realtà è meglio avere per non sbagliare seggio. Sono chiamati al voto 7.897.056 elettori, 1.523 Comuni, 3.263 edifici sede di voto e 9.224 sezioni elettorali.

«Sono 24.700 le voting machine, attraverso le quali gli elettori esprimeranno il loro voto – dive Fava -. Sono in grado di funzionare anche in mobilità e di memorizzare i voti degli elettori in modo sicuro su memorie asportabili al termine delle votazioni. Tutte sono dotate di stampante per la verbalizzazione dei voti in fase di scrutinio e almeno 1.300 hanno anche un’urna integrata (non gestita dall’elettore) per la verifica incrociata dei voti memorizzati (ogni voto espresso viene stampato e conservato nell’urna)”.

GUARDA il video tutorial del vicepresidente della Lombardia

Per informazioni sul referendum è possibile contattare il numero verde 800 318 318, gratuito da rete fissa, o lo 02 32323325 da rete mobile e dall’estero a pagamento, al costo previsto dal proprio piano tariffario. Il servizio è attivo sabato 21 ottobre dalle 8 alle 20 e domenica 22 ottobre dalle 7 alle 24.