Rapinavano con i kalashnikov, arrestati due brianzoli

Anche un ventenne domiciliato a Senago e un 24enne di Limbiate tra i quattro componenti della banda che ha assaltato un furgone portavalori a Cesano Maderno. Martedì l’arresto a Caronno Pertusella.
Rapinavano con i kalashnikov, arrestati due brianzoli

Ci sono anche due brianzoli, D.G. di vent’anni residente in Abruzzo ma domiciliato a Senago e D.C., 24 anni, domiciliato a Limbiate trai quattro componenti della banda di rapinatori di furgoni portavalori arrestati martedì dai carabinieri del Nucleo investigativo di Monza dopo un blitz che si è concluso a Caronno Pertusella, Varese.

A capo del gruppo, G.M. un sessantenne residente a Portoferraio (Livorno). Il quarto finito agli arresti è L.Z., 45enne di Origgio, incensurato. G.M., latitante dopo essere stato colpito da un ordine di carcerazione per una rapina a un portavalori avvenuta a Pescara, avrebbe trovato in Brianza una nuova rete di contatti per altri colpi. Il sessantenne sarebbe stato il coordinatore delle attività criminali. Il suo “curriculum” penale annovera anche una condanna definitiva nel 1979 per omicidio volontario di un carabiniere, a Genova, ucciso per far evadere un detenuto durante un trasferimento su un furgone blindato.

Dopo una rapina a un portavalori avvenuta davanti all’ufficio postale di Cesano Maderno, il 1 agosto scorso, i militari sono riusciti a risalire a L.Z., un insospettabile imprenditore titolare di una carpenteria a Caronno, il basista della banda. Proprio a Caronno, davanti al capannone della ditta, martedì i carabinieri monzesi hanno atteso l’arrivo degli altri tre componenti della banda, che si muovevano a bordo di un furgone.

Al loro arrivo hanno bloccato il mezzo dentro al quale hanno rinvenuto numerose armi, anche kalashnikov, giubbe antiproiettile, passamontagna, munizioni e persino una tanica di benzina con innesco da utilizzare verosimilmente per incendiare il furgone dopo una futura rapina. Nella carpenteria i militari hanno rinvenuto altre armi, silenziatori, munizioni, radio portatili, diverse migliaia di euro e alcune centinaia di franchi svizzeri.

I quattro sono in carcere a Busto Arsizio accusati di favoreggiamento personale, porto abusivo di armi da guerra e comuni da sparo e armi clandestine, detenzione a fine di spaccio di stupefacenti. Non è escluso che i quattro, oltre alla rapina portata a termine ad agosto a Cesano Maderno, si siano resi protagonisti di altri colpi nella provincia di Monza e Brianza. In corso in tal senso ulteriori accertamenti.