Raffica di aumenti al comune di Monza, costerà di più anche morire

Come annunciato pioggia di aumenti per le tariffe del comune di Monza nei servizi a domanda individuale. Su i costi dei servizi di nido e quelli delle palestre, ma crescono anche le spese per gli ossari al cimitero: morire costerà di più.
I banchi della giunta di Monza in consiglio comunale
I banchi della giunta di Monza in consiglio comunale

Giovedì 2 luglio si voterà il bilancio di previsione 2015 del comune di Monza, non senza polemiche legate agli aumenti delle tasse e dei servizi al cittadino. Come già anticipato dal Cittadino, gli aumenti per i cittadini saranno notevoli per quanto riguarda i servizi cosiddetti “a domanda individuale” per mense, servizi scolastici e asili. Ma i rincari si nascondono anche nelle tombe. Come segnala Simone Villa (Lega Nord) nel suo intervento in consiglio comunale «gli aumenti delle tasse e delle tariffe della giunta Scanagatti interessano davvero tutti, nessuno escluso: chi fa sport, chi fa cultura, chi manda i figli all’asilo nido, chi li manda alla mensa scolastica, chi deve richiedere un certificato per una pratica edilizia, ma anche chi muore».

Le previsioni di aumento per gli ossari quarantennali arrivano anche al +233%. Per un ossario quarantennale “monumentale sopra, dalla settima fila in su” la tariffa passerà da 150 euro a 500, mentre dalla prima alla sesta fila si passa dai 200 euro ai 500. I maggiori aumenti percentuali sono quelli per i servizi pre-nido (dalle 7.30 alle 9) che possono aumentare fino al 700% (arrivando a 18 euro) e anche le tariffe per il servizio post-nido (dalle 15.30 alle 18) aumenterà fino al 475% arrivando a costare 30 euro. Fino all’anno scorso le tariffe andavano a scaglioni da 2,22 euro a 12 euro per i servizi pre-asilo, mentre da 5,18 a 28 euro per il post-asilo. Anche chi fa sport subirà gli aumenti delle tariffe per l’utilizzo degli impianti comunali (in particolare per il “Pia Grande” ci sono aumenti medi del 3,5% per il nuoto libero), ma soprattutto per le lezioni individuali che aumenteranno del 33% (da 15 euro a 20). Altri forti rincari ci saranno sui servizi di trasporto scolastico che aumenteranno, proporzionalmente per ogni fascia reddituale, dell’85%. Infine aumenti generalizzati interesseranno le mense scolastiche (+5%), le pratiche edilizie che passano da 15 a 30 euro per un certificato di destinazione urbanistica (+100%) e da 15 a 50 euro per un certificato di destinazione urbanistica storico (+233%). Le tariffe per l’utilizzo delle sale comunali, in particolare per la Sala Maddalena e la Galleria Civica, aumenteranno del 25%.

Il sindaco di Monza, Roberto Scanagatti, nella sua veste di presidente dell’Anci Lombardia (Associazione sindaci) ha intanto radunato i parlamentari lombardi per presentare i problemi dei comuni nell’approvazione dei bilanci, con le nuove regole imposte dal governo. «L’incontro con i parlamentari lombardi è stato promosso per colmare le lacune che ancora permangono nel decreto legge del governo che interviene sulla finanza locale dei comuni, a cominciare dai piccoli comuni che devono aumentare le tasse per dare allo Stato quanto richiesto, inoltre va risolto il problema cui si trovano di fronte diversi comuni che sono contributori netti allo Stato, cioè versano più di quanto ricevono col Fondo di solidarietà comunale».