Prove tecniche di Grande Brianza: vertice tra dirigenti di Monza, Lecco e Como

A molti sarà sembrata una sorta di prova tecnica di Grande Brianza: mercoledì in via Grigna si sono riuniti per la prima volta i dirigenti, i direttori e i segretari generali delle province di Monza, Lecco e Como.
Monza Palazzo provincia
Monza Palazzo provincia Fabrizio Radaelli

A molti sarà sembrata una sorta di prova tecnica di Grande Brianza: mercoledì in via Grigna si sono riuniti per la prima volta i dirigenti, i direttori e i segretari generali delle province di Monza, Lecco e Como. Mentre in Regione c’è chi, come Roberto Maroni, ipotizza un’area vasta che accorpi solo Monza e Lecco e chi come il sottosegretario Alessandro Fermi sogna la riunificazione del lago, a livello locale c’è chi tenta di unire le energie per poter sfruttare al meglio i pochi fondi rimasti agli enti intermedi.

I tecnici si sono confrontati sulla possibilità di gestire in forma associata alcuni servizi rivolti ai cittadini e alle imprese tra cui la programmazione ambientale, la progettazione di nuove strade, le questioni legate al trasporto privato e alle professioni attive nel campo turistico. Nei prossimi mesi, per fare un esempio, potrebbero svolgersi in una sola sede gli esami per aspiranti guide e accompagnatori turistici che intendano operare nelle tre zone mentre dovrebbero essere uniformate le procedure per il rilascio e la proroga delle autorizzazioni ai taxisti e alle agenzie di noleggio autobus.

In giugno i vertici dei tre enti si riuniranno nuovamente per impostare altre collaborazioni sulle rimanenti funzioni che la legge Delrio ha confermato alle aree vaste. A breve, inoltre, gli uffici legali di Monza e di Como dovrebbero impostare i lavori per l’istituzione di un’unica avvocatura, come approvato alcune settimane fa dai consigli provinciali.