Profughi in Brianza, l’appello della Caritas di Triuggio: «Siano volontari nelle feste patronali»

I migranti come risorsa per il mondo del volontariato. Arriva dal Centro di ascolto della Caritas di Triuggio l’appello a un maggior coinvolgimento di questi ragazzi venuti da lontano (ormai sul territorio di Triuggio son ben 47) nella vita del paese e della sua Comunità pastorale.
Un gruppo di profughi ospitati in Brianza
Un gruppo di profughi ospitati in Brianza

I migranti come risorsa per il mondo del volontariato. Arriva dal Centro di ascolto della Caritas di Triuggio l’appello a un maggior coinvolgimento di questi ragazzi venuti da lontano (ormai sul territorio di Triuggio son ben 47) nella vita del paese e della sua Comunità pastorale, per esempio nell’organizzazione delle prossime feste patronali (la prima in giugno sarà quella di Tregasio poi seguirà Canonica a luglio e Rancate con Triuggio a settembre).

«Sono ragazzi giovani e in salute, possono dare una bella mano se ben coordinati – ha spiegato Francesco Riva, referente del Centro di ascolto – Bisogna però abbracciare una logica di collaborazione». Per esempio il gruppo dei migranti che risiede a Rancate nelle scorse settimane ha aiutato i volontari Caritas nel ristrutturare e imbiancare i locali di via Biffi (accanto alla chiesa) che a breve dovrebbero ospitare il nuovo guardaroba del sodalizio.

«Abbiamo lavorato fianco a fianco e abbiamo lavorato bene – ha aggiunto Riva – Alcuni dei ragazzi iniziano a parlare un po’ di italiano e questo facilita l’integrazione. Bisogna coinvolgerli ma rispettando comunque i loro impegni come per esempio la scuola di lingua».