Processo d’appello per Ponzoni, l’accusa chiede di confermare la condanna

Sta per concludersi il processo d’appello contro Massimo Ponzoni, ex assessore desiano del Pdl. la sentenza potrebbe arrivare nella prossima udienza. Chiesta la condanna anche per l’ex sindaco di Giussano Franco Riva che in primo grado era stato assolto
Massimo Ponzoni in aula a Monza per il processo di primo grado
Massimo Ponzoni in aula a Monza per il processo di primo grado

Confermare la condanna a Massimo Ponzoni, e accogliere l’Appello proposto contro Franco Riva l’ex sindaco di Giussano. Questo, in estrema sintesi, il contenuto della requisitoria pronunciata ieri mattina in Corte d’Appello a Milano nel processo di secondo grado all’ex assessore regionale desiano del Pdl Massimo Ponzoni, e agli altri 4 componenti della sua “squadra”.

Nell’udienza celebrata ieri, dopo le conclusioni della procura generale hanno preso parola gli avvocati di parte civile e i primi difensori. Si attende la prossima udienza per le arringhe finali ed eventualmente la sentenza. In primo grado Ponzoni era stato condannato a 10 anni e mezzo per bancarotta e concussione. L’indagine della Procura di Monza aveva svelato un “sistema” in cui Ponzoni (anche segretario di presidenza di Regione Lombardia), favoriva interessi privati in cambio di denaro, nella gestione dei Piani territoriali, i Pgt, dei Comuni di Desio e Giussano, in Brianza, grazie alla complicità di amministratori locali a cui sarebbero poi andate poltrone.

Della ’squadra’ facevano parte Antonino Brambilla, assessore all’urbanistica a Desio (poi vicepresidente della Provincia di Monza e Brianza), condannato a cinque anni; Rosario Perri, ex responsabile dell’ufficio tecnico di Desio (poi assessore provinciale monzese alle Partecipate), condannato a cinque anni e mezzo, e l’imprenditore Filippo Duzioni, reo di aver pagato le modifiche ai Pgt dei due Comuni brianzoli per realizzare centri commerciali, condannato a tre anni e due mesi. Assolto dall’accusa di concussione l’ex sindaco di Giussano Franco Riva, condannato a due anni e mezzo per il solo crac immobiliare. Contro quest’ultima decisione, la procura di Monza ha fatto appello chiedendo la condanna per tutti gli imputati coinvolti nelle accuse relative alle vicende giussanesi.