Processo Briantenopea: Antonicelli assolto dall’accusa di associazione a delinquere

L’ex assessore comunale di Monza è stato assolto dalla accusa di associazione a delinquere e condannato a tre mesi per voto di scambio in continuazione con il patteggiamento di 3 anni di reclusione per corruzione nell’inchiesta ’Clean City’.
L’ex assessore al patrimonio del Comune di Monza, Giovanni Antonicelli
L’ex assessore al patrimonio del Comune di Monza, Giovanni Antonicelli

Assolto dalla associazione a delinquere e condannato a tre mesi per voto di scambio in continuazione con il patteggiamento di 3 anni di reclusione per corruzione nell’inchiesta ’Clean City’ sulle tangenti pagate dall’impresa Sangalli per ottenere gli appalti sui rifiuti. Sentenza martedì pomeriggio nei confronti dell’ex assessore comunale al patrimonio del Comune di Monza, Giovanni Antonicelli (assente), imputato al processo Briantenopea.

L’ex politico, arrestato nel 2013 e tornato libero dopo 4 mesi di carcere e 2 mesi di arresti domiciliari, secondo l’accusa (pm Salvatore Bellomo che aveva chiesto 2 anni di condanna senza tuttavia tenere conto dell’ipotesi continuativa con il patteggiamento)  avrebbe dato lavori nell’edilizia per le case comunali a Giuseppe Esposito in cambio di voti da parte degli uomini della sua presunta organizzazione criminale, circostanza, quest’ultima, secondo i giudici non riscontrata.

Esposito, detto Peppe o’Curt, ritenuto a capo di una organizzazione criminale dedita a usura, estorsione, rapine, spaccio di droga, riciclaggio di denaro, furti, falsificazione e spendita di banconote false, clonazione di carte di credito e anche ricettazione di abbigliamento, è già stato condannato a 14 anni e mezzo di reclusione con il rito abbreviato, scesi a 12 anni in appello anche per associazione per delinquere insieme ad altri 15 imputati.