Processo autodromo di Monza: chiesti 15 anni per l’ex direttore Ferrari

Conclusioni della procura al processo per la “gestione criminale” dell’autodromo di Monza. Mercoledì pomeriggio le richieste di pena formulate dal pm Rosario Ferracane. Undici gli imputati in tutto. È di 15 anni di reclusione la richiesta per l’ex direttore Enrico Ferrari.
IL’ex direttore dell'autodromo di Monza Enrico Ferrari
IL’ex direttore dell’autodromo di Monza Enrico Ferrari

Conclusioni della procura al processo per la “gestione criminale” dell’autodromo di Monza. Mercoledì pomeriggio le richieste di pena formulate dal pm Rosario Ferracane. Undici gli imputati in tutto. È di 15 anni di reclusione la richiesta per Enrico Ferrari, ex direttore dell’impianto monzese, già condannato a 4 anni per reati fiscali in un altro filone dell’inchiesta condotta dalla procura brianzola sulla “gestione padronale” del tempio della velocità brianzolo.

Tra le accuse formulate nei confronti dell’ex numero uno Ferrari, oltre a quella di usura, anche quella relative alle “bolle in pista” che avevano provocato il rigonfiamento del circuito per le infiltrazioni d’acqua e la caduta di alcuni motociclisti dell’edizione 2012 della Superbike.
Per lo stesso fatto, il pm ha chiesto 4 anni per Enrico Beghella Bartoli, ex direttore tecnico, e per Stefano Tremolada, ex responsabile manutenzione del circuito. È di 8 anni e mezzo, invece, la richiesta per Giuseppina Panuccio, imputata di corruzione in qualità di funzionaria comunale a Monza; di 5 anni per Mauro Ronzoni, coinvolto come dirigente comunale del capoluogo brianzolo, e di 2 anni e mezzo per Francesco Falsetti, ex capo della polizia locale di Biassono. Parola alle parti civili e alle arringhe dei difensori.