Ponzoni coimputato nel processo al carabiniere accusato di fare l’informatore

Massimo Ponzoni, l’ex assessore regionale all’ambiente sarà sentito come coimputato e teste nel processo contro il brigadiere dei carabinieri Sossio Moccia, oggi fuori servizio, accusato di aver fatto l’informatore allo stesso Ponzoni e a Paolo Vivacqua, l’imprenditore di Desio ucciso nel suo ufficio a colpi di pistola.
Massimo Ponzoni davanti al tribunale di Monza
Massimo Ponzoni davanti al tribunale di Monza Radaelli Fabrizio

Massimo Ponzoni, l’ex assessore regionale all’ambiente sarà sentito come coimputato e teste nel processo contro il brigadiere dei carabinieri Sossio Moccia, oggi fuori servizio per limiti di età, accusato di aver fatto l’informatore allo stesso Ponzoni e a Paolo Vivacqua, l’imprenditore di Desio ucciso nel suo ufficio a colpi di pistola. Il brigadiere è già stato assolto con formula piena dal tribunale militare.

L’ha deciso giovedì il Tribunale, nell’ambito della ammissione delle prove al dibattimento, come da richiesta del pm Walter Mapelli. Moccia è imputato di corruzione in quanto in cambio di denaro avrebbe informato Ponzoni sull’inchiesta in corso nei suoi confronti, quella inerente il Pgt di Desio.

Uno dei reati per i quali anche l’ex assessore è stato condannato a dieci anni e mezzo in primo grado per corruzione e concussione, bancarotta fraudolenta e finanziamento illecito ai partito, peculato e appropriazione indebita. Ponzoni, sempre attraverso le informazioni di Moccia, avrebbe inoltre rivelato a Vivacqua particolari di indagini in corso nei suoi confronti.