Pioltello, minaccia con un coltello Arrestato marocchino di Brugherio

Ha minacciato di morte un connazionale con un coltello a serramanico di 20 centimetri per convincerlo a ritirare la querela per minacce e lesioni sporta qualche tempo fa. È per questo che è stato arrestato l’ennesima volta Eskairi Abdellatif, 30 anni, marocchino residente nei condomini Aler di via Marsala
I carabinieri in via Marsala
I carabinieri in via Marsala

Ha minacciato di morte un connazionale con un coltello a serramanico di 20 centimetri per convincerlo a ritirare la querela per minacce e lesioni sporta qualche tempo fa. È per questo che è stato arrestato l’ennesima volta Eskairi Abdellatif, 30 anni, marocchino residente nei condomini Aler di via Marsala, pluripregiudicato e noto alle cronache per l’epica rissa condominiale dello scorso anno, a colpi di asce e spranghe. Nonostante il reato consumato questa settimana sia l’ultimo di una lunga serie, l’autorità giudiziaria ha disposto per il 30enne gli arresti domiciliari che lo costringeranno a restare in casa anche questa estate. Per in prossimi otto mesi, per la precisione.

I fatti appena consumati hanno avuto come teatro il Comune di Pioltello dove abita un uomo di origini marocchine spostato con un’italiana. I punti di contatto tra i due connazionali non sono noti ma si sa che qualche tempo fa il cittadino di Pioltello si presentò ai carabinieri del posto per sporgere querela contro il brugherese per lesioni e minacce. Da allora avrebbe subito un’escalation di minacce, insulti e violenze finalizzate a ottenere il ritiro della denuncia. Con i precedenti per droga e per lesioni personali, Eskairi Abdellatif sapeva che avrebbe pagato un prezzo salato. Così ha pensato bene di metterci un carico da novanta presentandosi al nemico con una lama da 20 centimetri. Vere e proprie minacce di morte, per lui e per la moglie, avrebbero dovuto far desistere il connazionale, che invece è riuscito perfino a filmare la scena con il suo smartphone.

Strategie da era digitale che hanno fornito ai militari prove inoppugnabili e l’occasione dell’arresto in flagranza per il brugherese, con l’accusa di minacce aggravate. Il processo per direttissima si è tenuto il giorno seguente e il marocchino è stato condannato a 8 mesi di reclusione. Curiosa circostanza, l’arresto dello scorso anno, avvenuto per mano dei carabinieri di Brugherio in via Marsala, si consumava negli stessi giorni, il 28 luglio, in un pomeriggio arroventato che aveva forse contribuito ad incendiare gli animi di quattro persone: da un lato Eskairi Abdellatif e il fratello minore, dall’altro padre anziano e figlio 38enne agli arresti domiciliari per piccoli reati nello stesso condominio. La convivenza difficile, i rumori molesti, gli appartamenti sovraffollati, le abitudini diverse avevano scatenato una lite diventata poi rissa. I carabinieri, arrivati con i giubbotti antiproiettile dalla stazione locale, una decina di uomini, avevano trovato il 38enne a terra fuori dal condominio in una pozza di sangue. Il marocchino lo aveva colpito alla gamba con l’ascia. Allora manette e domiciliari per tutti, ancora a portata di pianerottolo.