Picchia la moglie, il figlio e i carabinieri: un arresto a Lissone

Era da poco riuscita a trovare il coraggio di denunciare il marito, sabato sera ha chiamato i carabinieri e l’ha fatto arrestare dopo aver subito una nuova aggressione. Insieme al figlio di 13 anni. È successo sabato sera a Lissone.
Monza Casa di ringhiera in via sant'Alessandro Controlli Carabinieri
Monza Casa di ringhiera in via sant’Alessandro Controlli Carabinieri Fabrizio Radaelli

Era da poco riuscita a trovare il coraggio di denunciare il marito, sabato sera ha chiamato i carabinieri e l’ha fatto arrestare dopo aver subito una nuova aggressione. Insieme al figlio di 13 anni. È successo sabato sera a Lissone: in manette è finito un uomo di 32 anni, marocchino e già noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale.

La richiesta d’aiuto è arrivata proprio dalla donna, una 47enne che aveva conosciuto l’uomo un anno fa e l’aveva sposato il mese scorso: il marito aveva percosso lei e il figlio al culmine di un litigio.

I carabinieri lo hanno trovato in strada, visibilmente alterato, probabilmente sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Si è scagliato contro i militari, li ha minacciati e colpiti con calci e gomitate per impedire loro di entrare in casa. Per immobilizzarlo è stato necessario lo spray al peperoncino.

Una volta all’interno i carabinieri hanno trovato 5 grammi di cocaina e materiale per il confezionamento delle dosi.

Madre e figlio sono stati visitati presso il pronto soccorso di Monza e dimessi con prognosi rispettivamente di 15 giorni per trauma cranico e contusioni e di 7 giorni per contusioni e traumi da percosse.

La donna aveva trovato il coraggio nei giorni scorsi di rivolgersi ai carabinieri dopo cinque mesi di soprusi da parte del marito. La disponibilità dei militari ad ascoltarla è stata la molla decisiva per raccontare tutto e presentare denuncia.