«Per cortesia, non multateci». E arriva la multa-beffa del vigile di Monza

Una multa-beffa a Monza per un furgone parcheggiato in divieto di sosta: un cartello chiedeva la cortesia di non multare il mezzo ed eventualmente di chiamare i proprietari. Arriva la multa. Appoggiata sul cartello.
La multa beffa sul furgone
La multa beffa sul furgone

Totale severità o un po’ di sarcasmo? Forse entrambi, dal momento che quella multa piazzata sul parabrezza di un furgone in divieto di sosta è stata sistemata dall’agente di polizia locale esattamente sopra il cartello che chiedeva, per cortesia, di fare un’eccezione. Succede in pieno centro a Monza, nella zona a traffico limitato e sì, è chiaro, quel mezzo non poteva certo parcheggiare lungo quella strada. Ed è questa la ragione per cui i proprietari del furgoncino avevo piazzato sul cruscotto un cartello molto lineare: «Cortesemente non multateci, stiamo ristrutturando» un appartamento qualche metro più in là. E poi un numero di cellulare, in modo tale che un agente di polizia locale che non avesse voluto sentire ragioni avrebbe comunque potuto dare un colpo di telefono per dire di levare di mezzo quel furgone dalla strada.

Insomma, avranno pensato i proprietari: male che vada ci chiamano e lo spostiamo, non saranno così fiscali. E invece sì. Un vigile nel corso della mattinata – è venerdì 22 maggio – ha percorso la strada in ztl con divieto di sosta da entrambi i lati e ha visto il furgone. Un’occhiata alla targa, una al cruscotto per vedere che non ci fosse qualche esenzione particolare e poi quel cartello che chiede, «cortesemente», di evitare la contravvenzione. L’agente ha estratto il blocchetto, ha compilato la multa, poi ha alzato il tergicristallo e ha piazzato la sanzione esattamente sul foglio che chiedeva un occhio di riguardo.