Paderno Dugnano, lite a colpi di pistola per gelosia: convalidato il fermo di due persone

Una lite a colpi di pistola generata dalla gelosia e che solo per un caso non è finita con la morte di uno dei protagonisti. È stato convalidato lunedì lo stato di fermo delle due persone, tra cui un minorenne, accusate del tentato omicidio che il 7 settembre ha scosso Palazzolo.
Paderno Dugnano, i carabinieri al lavoro dopo la sparatoria
Paderno Dugnano, i carabinieri al lavoro dopo la sparatoria Pier Mastantuono

Una lite a colpi di pistola generata dalla gelosia e che solo per un caso non è finita con la morte di uno dei protagonisti. È stato convalidato lunedì lo stato di fermo delle due persone, tra cui un minorenne, accusate del tentato omicidio che il 7 settembre ha scosso Palazzolo.

Al centro della contesa una donna 37enne di nazionalità moldava, che risiede a Paderno Dugnano e lavora come badante, ma senza un permesso di soggiorno valido. Dopo aver troncato la relazione con un cittadino rumeno di 48 anni, per mesi aveva subito continui pedinamenti e attenzioni sgradite, che sconfinavano nello stalking. Non potendosi rivolgere alle forze dell’ordine nel timore di un’espulsione, la donna ha pensato di chiedere l’intervento del nuovo compagno, un lituano di 25 anni. Che ha deciso di eliminare il rivale.

La sera del 7 settembre gli ha dato appuntamento sul sagrato della chiesa di San Martino a Paderno e si è presentato con un connazionale di 17 anni che ha subito immobilizzato il rumeno, mentre il 25enne estraeva una vecchia pistola calibro 22 da tiro al bersaglio esplodendo tre colpi contro il rivale. L’ultimo è stato quello che ha provocato le ferite più gravi: gli ha rotto una costola e perforato un polmone fermandosi nel rene.

Prima di venire sedato per un intervento d’urgenza l’uomo, che adesso è fuori pericolo, era riuscito a fornire ai carabinieri della compagnia di Desio e della stazione di Paderno il numero dell’ex e raccontare che gli aggressori erano in due. Le indagini condotte dai militari sui tabulati telefonici hanno individuato il presunto colpevole, che il 9 settembre è stato arrestato insieme al complice minorenne. Lunedì, il ritrovamento dell’arma del delitto e la convalida da parte del tribunale.