Omicidio stradale: il disegno di legge va avanti, revoca della patente fino a 30 anni

Il disegno di legge sull’omicidio stradale è stato approvato dalla commissione Giustizia del Senato. Prevede pene più severe per chi provochi incidenti mortali o con feriti senza fermarsi a prestare soccorso.
Monza, l’incidente stradale in viale Brianza in cui ha perso la vita Elio Bonavita
Monza, l’incidente stradale in viale Brianza in cui ha perso la vita Elio Bonavita Fabrizio Radaelli

Il disegno di legge sull’omicidio stradale è stato approvato dalla commissione Giustizia del Senato. Prevede pene più severe per chi provochi incidenti mortali o con feriti senza fermarsi a prestare soccorso: il carcere fino a 12 anni e revoca della patente da 15 fino a 30 anni per chi causa una morte guidando in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe.

Nel dettaglio, è punibile chiunque si metta alla guida di un veicolo a motore, ma anche di un natante o di una moto d’acqua. Nel caso della morte di più persone la pena può arrivare a 18 anni di reclusione. La commissione ha dato il mandato al relatore, Giuseppe Cucca (Pd), a riferire in aula sul testo.

Recentemente aveva fatto discutere il mancato inserimento del ritiro a vita della patente, così come era stato chiesto dalle famiglie delle vittime della strada anche dopo le morti a Monza di Elio Bonavita, ucciso nella carambola di viale Brianza, e di Matteo Trenti, investito mentre rientrava a casa in bicicletta dopo la riunione settimanale con gli scout.