Omicidio La Rosa: madre e figlio accusati restano in carcere

Restano in carcere perché potrebbero uccidere ancora Raffaele Rullo e sua madre Antonietta Biancaniello, accusati in concorso dell’omicidio e della soppressione del cadavere del direttore sportivo del Brugherio Andrea La Rosa.
omicidio andrea la rosa brugherio Raffaele Rullo e Antonietta Biancaniello
omicidio andrea la rosa brugherio Raffaele Rullo e Antonietta Biancaniello

Restano in carcere perché potrebbero uccidere ancora. Così si legge nell’ordinanza firmata dal gip di Milano per la convalida del fermo di Raffaele Rullo e sua madre Antonietta Biancaniello, accusati in concorso dell’omicidio e della soppressione del cadavere dell’ex calciatore Andrea La Rosa, diretore sportivo del Brugherio calcio, ritrovato il 14 dicembre in un fusto per il gasolio nell’auto della 59enne. Era scomparso da un mese: sarebbe stato ucciso con una coltellata alla gola la sera stessa della scomparsa, il 14 novembre.


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È stata respinta l’istanza di arresti domiciliari richiesta dal difensore di Rullo. Nell’interrogatorio di domenica, Raffaele Rullo aveva negato di aver commesso il delitto mentre sua madre si è avvalsa della facoltà di non rispondere, dopo essersi in un primo momento addossata la responsabilità dell’omicidio.

Nella ricostruzione dell’accusa, La Rosa la notte tra il 14 e il 15 novembre era stato attirato a Quarto Oggiaro con l’inganno da Rullo, che gli doveva restituire un debito di 38mila euro. Poi sarebbe stato addormentato con del sonnifero, sgozzato e infilato nel bidone in cui è stato ritrovato.