Nuovo progetto regionale contro l’inquinamento delle acque: coinvolti Monza, Brugherio e Nova

La Regione Lombardia ha avviato un nuovo programma di contrasto all’inquinamento diffuso delle acque sotterranee. Coinvolti anche i Comuni di Monza, Brugherio e Nova Milanese.
L’assessore Claudia Trezzi
L’assessore Claudia Trezzi

La Regione Lombardia ha avviato un programma di contrasto all’inquinamento diffuso delle acque sotterranee. Un progetto che riguarda le zone dove “non è più possibile risalire all’origine dell’apporto di sostanze” coinvolgendo i Comuni di Brugherio, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Milano, Monza, Nova Milanese e Sesto San Giovanni.

L’assessorato all’ambiente lombardo ha per questo aperto un tavolo tecnico con rappresentanti della Regione , di Città Metropolitana di Milano, della Provincia di Monza Brianza, dei Comuni interessati, Arpa e Ats, i gestori di acquedotto. «La Comunità europea – sottolinea l’assessore Claudia Terzi – – ha dimostrato grande interesse verso le tematiche dell’inquinamento diffuso. Recentemente, nell’ambito del programma “Interreg Central Europe”, ha finanziato il progetto “Amiiga” che si concentrerà sull’individuazione di strategie integrate per la valutazione, bonifica e gestione di acque sotterranee contaminate. In questo ambito, potremo confrontarci con i partner coinvolti, di sette nazionalità, portando in dote la nostra esperienza ed estendere le elaborazioni sull’inquinamento diffuso all’area a nord-ovest di Milano».

Il progetto riguarda la tutela delle acque prima di tutto e quindi la prevenzione da potenziali pericoli per la salute umana e quindi “rendere più fattibili i procedimenti di bonifica delle acque sotterranee nelle zone interessate da inquinamento diffuso. Si definiscono, quindi, specifiche concentrazioni di solventi da raggiungere con gli interventi di bonifica, di quest’area, compatibili con la salvaguardia della salute dell’ambiente”.

E allora aumento dei punti di monitoraggio e della frequenza del monitoraggio, ricerca delle fonti d’inquinamento da solventi clorurati per intervenire con la messa in sicurezza e la bonifica dell’area, la valutazione dell’avanzamento delle attività di bonifica e il finanziamento di azioni sperimentali per realizzare interventi di bonifica sostenibile dei solventi in falda. «Vogliamo tenere monitorato il nostro territorio e controllare l’evoluzione nel tempo e nello spazio dell’inquinamento, con la possibilità di assumere, nell’immediatezza, azioni idonee a tutela del territorio stesso. La qualità delle acque potabili — conclude l’assessore Terzi – è del tutto garantita e il nostro obiettivo è quello di prevenire potenziali pericoli per la salute anche grazie al coinvolgimento degli enti interessati».