Nova Milanese, il killer del tallio avrebbe avvelenato l’acqua minerale

Avrebbe contaminato l’acqua minerale che la famiglia teneva in cantina. Sarebbe il metodo utilizzato da Mattia Del Zotto, il killer di Nova Milanese, per avvelenare i parenti con il tallio che aveva acquistato pagando in contanti per non lasciare tracce.
Nova Milanese, vittime del tallio: Patrizia Del Zotto, Giovanni Battista Del Zotto, Maria Gioia Pittana
Nova Milanese, vittime del tallio: Patrizia Del Zotto, Giovanni Battista Del Zotto, Maria Gioia Pittana Chiara Pederzoli

Avrebbe contaminato l’acqua minerale che la famiglia teneva in cantina. Sarebbe il metodo utilizzato da Mattia Del Zotto, il killer di Nova Milanese, per avvelenare i parenti con il tallio che aveva acquistato pagando in contanti per non lasciare tracce. È emerso dall’interrogatorio di garanzia reso sabato mattina nel carcere di Monza.

Del Zotto è reo confesso dell’omicidio della zia, dei nonni paterni e del tentato omicidio di altri cinque parenti, compresi i nonni materni. Secondo quanto riferito dal momento dell’arresto avrebbe agito per punire “soggetti impuri”.


LEGGI Tutte le notizie sul giallo del tallio di Nova Milanese

Le indagini della Procura di Monza si concentrano quindi sulle bottiglie a cui il giovane aveva accesso nella cantina comune della palazzina dove vive tutta la sua famiglia a Nova. Il veleno, senza sapore o odore, potrebbe essere inoltre stato aggiunto dal giovane anche in alcuni integratori destinati ai nonni materni e nell’infuso alle ortiche ritrovato la scorsa settimana a casa dei nonni materni. L’elemento che ha dato la svolta decisiva alle indagini dei carabinieri di Desio e Nova Milanese.

Secondo quanto riferito dall’avvocato dell’arrestato, Silvia Letterio, “l’assistito non ha chiesto di nessun parente, nemmeno dei suoi genitori. È in cella, dove mi ha detto di aver ricevuto quanto aveva chiesto”. Una volta in carcere aveva chiestto di poter avere alcuni libri sull’ebraismo.