Nova Milanese, capannone gestito da cinesi “ospita” quindici abusivi

Nell’azienda gestita da cinesi ma di proprietà di italiani, tra il seminterrato e il primo piano del capannone realizzate ben 15 stanzette di non più di 7 metri cadauna per i dipendenti: alloggi non abitabili, pareti da demolire.
Nova Milanese, capannone gestito da cinesi “ospita” quindici abusivi

Via Galilei, vicolo San Grato e adesso via Como. Nova Milanese sembra pullulare di capannoni industriali (o ex cooperative, come nel caso di San Grato) che vengono riadattati ad abitazioni senza avere i permessi. Dove vivono ammassate decine di persone, per lo più lavoratori stranieri, con la presenza di bambini.

O, forse, il lavoro di controllo, verifica e sanzione della Polizia locale di Nova è così mirato e capillare da portare alla luce un numero maggiore di situazioni irregolari, più che in altre città. In realtà, l’azienda di via Como 8 gestita da cinesi ma di proprietà di italiani, era segnalata da tempo dai proprietari delle aziende della zona industriale di Nova a ridosso della Monza-Saronno.

Per le imprese di via Como il movimento e la presenza notturna di persone, i panni stesi ad asciugare fuori dalle finestre non sono una novità. La situazione era nota a tutti in zona. Il duplice controllo della Locale con gli incaricati dello sportello unico comunale per l’edilizia ha evidenziato che i gestori dell’attività, tra il seminterrato e il primo piano del capannone avevano ricavato ben 15 stanzette di non più di 7 metri cadauna dove, a quanto pare alloggiavano gli stessi dipendenti.

I proprietari e l’affittuario dello stabile avevano tirato su pareti abusive, proprio allo scopo di dare alloggio al personale. In spregio della norma sull’abitabilità, sulle altezze minime dei locali, nonché ovviamente del piano del governo del territorio che vieta di adattare a residenziali ambienti destinati al produttivo.

Nel giorni scorsi è partita l’ingiunzione di demolizione delle strutture abusive, indirizzata sia all’affittuario e gestore di nazionalità cinese, un anziano che risulta residente nella città di Bresso, sia ai due intestatari dell’immobile che, invece sono italiani e abitanti a Paderno Dugnano.

Come avvenuto già per vicolo San Grato e, nel 2012, per via Galilei, se entro 90 giorni i responsabili non provvederanno al ripristino dello stato originario dei luoghi, la pratica passerà in mano alla Procura per una azione penale.

E se in questo caso, in via Como si parla di lavoratori-affittuari di nazionalità estremo orientale, prima dell’estate era arrivata a soluzione una vicenda per molti versi simile che aveva interessato i proprietari di quella che un tempo fu la sede della cooperativa San Grato. Sempre italiani, ma che in quel caso avevano dato in affitto a famiglie di nord africani che vivevano in condizioni di degrado e di pericolosità assoluti.