«Non stava portando droga a Morgan», assoluzione a Monza

Un sudamericano a processo dopo essere stato trovato in possesso di cocaina davanti alla casa del cantante, a sua volta imputato per favoreggiamento. Per i giudici monzesi il fatto non costituisce reato.
«Non stava portando droga a Morgan», assoluzione a Monza

Non stava portando droga a Morgan un 33enne sudamericano, arrestato dalla polizia nel novembre di 3 anni fa sotto l’abitazione del noto cantautore Marco Castoldi, a Monza. L’uomo, trovato con poco più di due grammi di cocaina in tasca, è stato assolto nei giorni scorsi in tribunale dall’accusa di spaccio, perché il “fatto non costituisce reato”.

La sentenza rappresenta una notizia positiva anche per l’ex frontman monzese dei ‘Bluvertigo’, il quale, per questa stessa vicenda, è stato rinviato a giudizio ed è dunque finito sotto processo con l’accusa di favoreggiamento. Il sudamericano era stato bloccato al citofono di una piccola palazzina residenziale in cui all’epoca viveva Castoldi, già al centro di molte polemiche legate alle sue dichiarazioni sull’uso di droga, che gli costarono l’esilio dagli schermi Rai.

L’uomo aveva dichiarato di essersi presentato a casa del musicista brianzolo per una questione legata ad un assegno che non riusciva a riscuotere. Morgan agli inquirenti aveva confermato questa versione e ciò gli era valsa un’accusa di favoreggiamento, ora destinata probabilmente a decadere visto l’esito favorevole del processo al sospetto ‘pusher’.

Il difensore dell’imputato durante il processo ha sostenuto che, vista la modica quantità, lo stupefacente fosse per uso personale, o al massimo per il consumo di gruppo. Di diverso avviso la pubblica accusa, che invece aveva chiesto la condanna a 6 mesi.