Parlano di 15mila firme raccolte da sette anni e di nessun risultato ottenuto. Dei fondi che sono alla fine stati trovati ma che non si sono ancora trasformati in atti concreti. Dell’impegno della scuola stessa almeno dal 2011 per cercare di salvare l’edificio. Gli studenti e i docenti del liceo Valentini di Monza, l’ex istituto d’arte della Villa reale, sono tornati in piazza per chiedere un regalo speciale per Natale: l’avvio dell’intervento di recupero dell’ex scuola Borsa che si affaccia su via Boccaccio, spazi indispensabili per la scuola ormai chiusi da troppi anni.
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Venerdì 15 dicembre i ragazzi e i loro professori, insieme al comitato genitori, hanno distribuito 3mila volantini per attirare una volta di più l’attenzione dei monzesi e dell’amministrazione comunale sulla situazione della scuola, costretta da tempo a dividersi in una succursale per recuperare le aule necessarie e allo stesso tempo a convivere con il fantasma cadente dell’ex Borsa.
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Nei mesi scorsi, dopo il sospetto che i fondi non ci fossero, è arrivata la conferma e la giunta Allevi, per bocca dell’assessore Pier Franco Maffè, ha confermato l’intenzione di procedere con il recupero dell’edificio. Ora gli studenti e la scuola chiedono fatti. Le risorse – 5 milioni di euro – sono state recuperate dalla scorsa amministrazione comunale dell’allora sindaco Roberto Scanagatti in alleanza con la Provincia: insieme hanno chiesto alla Regione di finanziare i lavori con la quota disponibile per la Brianza nel Patto per la Lombardia firmata da Regione e governo.