«Pronto, vorrei prenotare una visita fisiatrica all’ospedale di Desio». «Ha il bollino dell’urgenza?». «No, niente bollino». «Allora, se non c’è l’urgenza, non possiamo prendere la prenotazione. Mi dispiace. Gli ambulatori sono saturi. Tutto pieno. Finchè non vengono inseriti nuovi calendari da parte dell’azienda, non possiamo prendere prenotazioni. Possiamo guardare magari in altri ospedali. A Seregno, per esempio. Anzi no, nemmeno a Seregno c’è posto. Vediamo in altre strutture?».
La telefonata, al centralino delle prenotazioni della Regione Lombardia, lascia di stucco. All’ospedale di Desio, al momento, non è possibile prenotare una visita fisiatrica. Il calendario è già pieno. L’operatore non accenna nemmeno ad una data. Niente. E se c’è un bisogno? Niente. Nessuna risposta. «Non possiamo prendere la prenotazione». L’operatore non accenna a nessuna data. Eppure, sul sito della Asl di Monza e Brianza ( a cui rimanda l’azienda ospedaliera), c’è scritto che l’attesa per una visita fisiatrica è di 62 giorni al presidio desiano. Poco più di due mesi. Le informazioni pubblicate dalla Asl, con la tabella dei giorni di attesa per ciascuna prestazione richiesta nei diversi presidi ospedalieri brianzoli, non corrispondono al vero. Succede la stessa cosa anche per altre specializzazioni.
Per chi vuole prenotare una visita oculistica, senza urgenza, per esempio, l’appuntamento è fissato al 2017. «2 agosto 2017» risponde l’operatore a chi, con impegnativa medica in mano, chiede un appuntamento con l’oculista. L’urgenza non c’è. Certo. Ma la visita serve per un controllo. E se la vista peggiora? Bisogna aspettare. Più di un anno. Anche in questo caso, però, le informazioni fornite dalla Asl di Monza e Brianza relative ai tempi di attesa sono fuorvianti. Riportano, infatti, che per una visita oculistica all’ospedale di Desio l’attesa è di 92 giorni. 3 mesi. In realtà i mesi di attesa sono ben 13.
Così è accaduto a chi ha provato a prenotare la visita a Desio un paio di settimane fa. “Gli ambulatori sono saturi” ripetono gli operatori. Il risultato è che chi ha fretta di farsi visitare si rivolge al medico privato. Pagando cifre piuttosto elevate. La visita fisiatrica dal privato costa 100 euro. Se paghi, sei accontentato. Per un controllo, il medico privato oggi fissa l’appuntamento intorno al 20 luglio. Una settimana di attesa. Al costo di 100 euro. Contro l’impossibilità di preotare un appuntamento nel settore pubblico sanitario. E dall’oculista privato si può andare nel giro di pochi giorni dalla prenotazione. Anche qui, sborsando minimo 100 euro. Dunque chi ha la possibilità economica, viene curato (dal privato). E tutti gli altri?
P.F.
Secondo l’ospedale di Desio, i tempi d’attesa per la visita fisiatrica sono diversi rispetto a quanto è stato comunicato per telefono a chi ha chiesto un appuntamento. Al telefono, il call center della Regione Lombardia ( 02.99.95.99) per la prenotazione di visite ed esami, l’appuntamento per il fisiatra a Desio non viene nemmeno fissato. «Gli ambulatori sono saturi» ci è stato risposto al telefono, alla nostra richiesta di prendere un appuntamento dal fisiatra. La stessa risposta è stata data ad un cittadino che si è presentato di persona allo sportello delle prenotazioni in ospedale, in via Mazzini. La risposta della direzione, invece, è diversa.
«Secondo le verifiche effettuate – ci è stato comunicato dall’azienda ospedaliera – questa è la situazione per la fisiatria: per le visite fisiatriche di fascia D, cioè da garantire entro 30 giorni, la prima data disponibile è il 13 settembre, vista la chiusura di tutto il mese di agosto. Per le visite fisiatriche di fascia B o urgenti post intervento, da garantire entro 10 giorni, la prima data disponibile 2 agosto, considerando anche la riduzione del personale per il mese di agosto. L’unica agenda che è chiusa e che sarà a breve aperta, con prima data disponibile 5 ottobre 2016 è quella delle prime visite senza indicazione di fascia di priorità». Dunque, secondo i responsabili del servizio dell’ospedale, la visita fisiatrica non urgente, può essere fissata al 5 ottobre prossimo. Più o meno tra tre mesi. Peccato che la risposta data ai cittadini che si recano allo sportello o che chiamano al call center è completamente diversa. Le richieste non vengono nemmeno accettate. Perchè? Sarà la direzione generale, probabilmente, ad approfondire la questione.