Muggiò, il manifesto apre la guerra tra comune e comunisti

A Muggiò è guerra del manifesto tra comune e Rifondazione comunista. Il gruppo politico ha fatto richiesta per 50 affissioni ma sono state concesse solo 30. Poi il municipio ha aumentato la tariffa perchè i manifesti erano meno di 50
Muggiò, il manifesto apre la guerra tra comune e comunisti

È in attesa di chiarimenti da parte del sindaco Maria Fiorito il Circolo di Muggiò del Partito della Rifondazione comunista. In materia di affissioni pubblicitarie in Comune qualcosa sembra non quadrare. Pare che di fronte alla richiesta di affiggere cinquanta manifesti, il regolamento consenta solo l’affissione di trenta e che imponga anche la maggiorazione. «Come partito politico – spiega Claudio Rendina segretario di Circolo di Muggiò – abbiamo chiesto all’agenzia incaricata l’affissione di 50 manifesti 70×100 negli appositi spazi. Al momento della prenotazione ci è stato comunicato da parte dell’agenzia che avrebbero affisso al massimo 30 manifesti a causa degli spazi disponibili ridotti, le eccessive richieste e la necessità di accontentare tutti».

Successivamente Rendina ha contattato Mario Ricotti, responsabile dell’area servizi al cittadino, che ha chiarito che il regolamento vigente non prevede tabelloni appositi per la propaganda di partiti, associazioni e forze sociali, ma sono tutti considerati alla stregua di messaggi pubblicitari e che a causa dell’aumento delle richieste di quest’ultimi si è creata una situazione di difficoltà. Due soluzioni sembrano possibili da seguire: o procedere alla modifica del regolamento comunale oppure si aumenta il numero degli spazi disponibili per le affissioni. Nel frattempo il Circolo di Rifondazione accetta l’affissione dei 30 manifesti, ma si trova di fronte ad una seconda sorpresa.

«Al danno si aggiunge inoltre la beffa – aggiunge Rendina – infatti, al momento del pagamento ci viene addebitato un extracosto tariffario del 50 per cento. Alla nostra richiesta di spiegazioni, l’agenzia ci dice che, essendo il numero di manifesti inferiori a 50, ciò comporta una tariffa speciale superiore a quella prevista. Si richiede di affiggere 50 manifesti, non ne mettono più di 30 e si deve pagare anche la maggiorazione». Il circolo vuole andare a fondo e manda un esposto al sindaco Maria fiorito, all’assessore alle Politiche finanziarie Mauro Canevari e al Comando di Polizia locale.

E nella richiesta chiede se la limitazione venga applicata anche alle associazioni, costituendo quindi una forte penalizzazione alla loro visibilità pubblica. Un chiarimento necessario non solo pensando all’associazione Amici del Parco del Grugnotorto di cui fa parte del direttivo, ma a difesa di tutte le associazioni che vogliano affiggere manifesti nel comune muggiorese. L’obiettivo di Rifondazione è quello di arrivare a trovare una soluzione equa per tutti e soprattutto ponga fine alla limitazione della propaganda politica e sociale.