Muggiò, identificato il pirata della strada che ha investito il bibliotecario comunale

La polizia locale di Muggiò è risalita grazie all’analisi dei filmati registrati da tre telecamere all’uomo alla guida dell’auto che aveva investito il bibliotecario comunale. Rischia, oltre alla certezza del processo penale, una multa tra i 5 mila e i 10 mila euro. Il comandante chiede maggiore attenzione.
Muggiò , la strada dell’incidente
Muggiò , la strada dell’incidente Luca Scarpetta

«È preoccupante che restiamo tutti colpiti dai fatti di cronaca relativi ai pirati della strada, poi però anche a Muggiò c’è chi si comporta nello stesso modo».
È l’amaro commento di Marco Beccalli, comandante della Polizia locale di Muggiò che, in settimana, è riuscita a individuare il pirata della strada che, giovedì 29 giugno, ha investito il responsabile della biblioteca comunale all’incrocio tra via Europa e via Mameli, per poi darsi alla fuga.

Si tratta di un 79enne che abita nel quartiere Europa, che è stato denunciato per omissione di soccorso e fuga e che rischia, oltre alla certezza del processo penale, una multa tra i 5 mila e i 10 mila euro.

L’incidente era avvenuto all’incrocio tra via Europa e via Mameli, quando il pensionato a bordo del suo suv nero con i vetri oscurati, viaggiando in direzione di viale della Repubblica aveva investito il bibliotecario che stava percorrendo viale Europa per recarsi al lavoro.
Dopo l’incidente, anziché fermarsi, il suv ha proseguito fino alla rotatoria di via della Repubblica, ha fatto il giro ed è ritornato indietro, ripassando su via Europa ma questa volta in direzione di Cinisello. Una manovra che non era sfuggita ad un testimone che l’ha raccontata immediatamente alla pattuglia della Polizia locale, intervenuta sul luogo del sinistro, descrivendo l’auto nei particolari.

«Purtroppo, però – ha spiegato Beccalli – il teste non era riuscito ad annotare il numero di targa».

Per questo motivo il comandante è ricorso alle telecamere del sistema di videosorveglianza: tre per l’esattezza, due fisse e una mobile, che sono state posizionate in quella zona lo scorso anno «proprio perché si tratta di una strada molto trafficata e quindi a rischio».

Una scelta che si è dimostrata azzeccata, visto che le telecamere hanno ovviamente ripreso tutta la scena: «Dopo due ore e mezza di lavoro – ha proseguito il comandante – facendo passare le immagini, fotogramma per fotogramma, siamo riusciti a individuare la targa del veicolo, e quindi a risalire al proprietario».

Ancora una volta, quindi, l’utilizzo della tecnologia digitale si è dimostrato fondamentale, tanto che l’implementazione del sistema con nuove videocamere e con l’applicazione dei lettori di targhe agli ingressi della città proseguirà nei prossimi due anni, accanto alla promozione della sicurezza partecipata che, tuttavia, in questo caso è venuta a mancare.

«È il secondo caso in sei mesi di omissione di soccorso e fuga – ha commentato Beccalli – Sono un po’ deluso ed è per questo che chiedo ai cittadini di essere attivi sul fronte della sicurezza urbana e, di conseguenza, di comportarsi in modo più responsabile».