Monza, via alla fase 2 del cantiere dell’ospedale San Gerardo

Partita la fase 2 del cantiere di ristrutturazione dell’ospedale San Gerardo di Monza: 600 giorni di lavoro per l’intervento sul monoblocco, oltre 30 milioni di spesa prevista.
Monza Ospedale san Gerardo
Monza Ospedale san Gerardo Fabrizio Radaelli

Ha preso il via giovedì 9 marzo la fase 2 del cantiere per l’intervento di ristrutturazione, potenziamento e ampliamento del presidio ospedaliero San Gerardo della ASST di Monza.

Parallelamente all’attivazione delle attività ospedaliere sulle aree della Fase 1, da giugno 2016 l’Azienda ospedaliera ha dato il via , in accordo con Infrastrutture Lombarde Spa e il Concessionario Synchron, ad un’approfondita attività di studio e rivalutazione dell’assetto sanitario del Monoblocco rispetto a quanto era stato originariamente previsto, per rendere compatibile le esigenze di organizzazione e continuità dell’attività sanitaria con il cantiere.

Il lavoro di analisi si è concentrato in particolare nel minimizzare il disagio per gli utenti e gli operatori del Presidio.

Le opere di Fase 2 riguarderanno il settore centrale del monoblocco, ovvero il settore B. I lavori previsti e gli spostamenti riguarderanno la degenza pediatrica, la degenza di Medicina I e Gastroenterologia, la Chirurgia maxillo-facciale, gli ambulatori di Pediatria e il Day Hospital, l’Oculistica, la Neuroriabilitazione, la Chirurgia Toracica e la Chirurgia Vascolare, la Chirurgia bariatrica, l’Ostetricia e il Day Hospital, l’Emodinamica, la Radiologia e i locali accessori della Terapia Intensiva Neonatale, infine gli spogliatoi e la mensa.

«Esprimo la mia soddisfazione per l’avvio della seconda fase della ristrutturazione – ha sottolineato Matteo Stocco, direttore generale della ASST di Monza – L’impegno dell’organizzazione per riattivare il processo di ristrutturazione del San Gerardo è stato prioritario e intenso ed è stato coronato dal traguardo della presa in consegna delle opere di Fase 1 nel 2016 e dall’odierno avvio della Fase 2».

Per i lavori complessivamente sono previsti poco meno di 600 giorni. La Fase 2 sarà suddivisa in una prima attività per le cosiddette “opere propedeutiche” che hanno l’obiettivo di sistemare e adeguare i settori A e C per accogliere e svolgere le funzioni che arriveranno dal settore B. A seguire verrà effettuato il trasloco delle attività ed inizieranno i lavori di riqualificazione del settore B con la creazione dei nuovi reparti. Il 22 marzo è previsto l’inizio lavori e la conclusione di Fase 2 sarà il 25 ottobre 2018. Da novembre 2018 al febbraio 2019: installazione arredi e attrezzature.

Una spesa da 33.644.017 di euro, di cui 32.935.760,05 per lavori ed oneri per la sicurezza ed 708.257,96 per spese tecniche.

«La ripresa dei lavori – aggiunge il direttore generale di Infrastrutture Lombarde Guido Bonomelli – è il risultato della collaborazione stretta tra ASST, ILSPA e Regione Lombardia oltre a Comune e a tutti gli altri attori coinvolti, ciascuno per la propria responsabilità. Solamente grazie alla ferma volontà e alle forti competenze messe in campo da ciascun ente a portare avanti quello che è il cantiere più complesso e rilevante della Sanità lombarda, si è potuto superare le difficoltà occorse in passato. Il cantiere procederà ora senza indugio e con la massima determinazione al fine di poter offrire quanto prima ai cittadini un’opera all’avanguardia in grado di rispondere ai loro bisogni»
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