Monza, truffa sventata sulla porta di casa: cacciato il finto tecnico Enel

LEGGI Enel mette in guardia - Giacca grigia e berretto con visiera, un uomo tra i trentacinque e i quarant’anni, italiano. È la descrizione che una donna di Monza riesce a fare, ancora scossa, dopo aver appena evitato una truffa. È successo in via Ponchielli.
Truffa
Truffa Pozzoni Carlo

Giacca grigia e berretto con visiera, un uomo tra i trentacinque e i quarant’anni, italiano. È la descrizione che una donna di Monza riesce a fare, ancora scossa, dopo aver appena evitato una truffa. È successo venerdì pomeriggio in via Ponchielli, in un elegante condominio del quartiere Parco. Il palazzo è senza portineria, ma qualcuno dei residenti deve aver aperto il cancello e così la signora si è trovata l’uomo alla porta. In casa con lei c’era la colf che stava stirando.


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«Quando mi ha detto di essere un tecnico dell’Enel – racconta – ho pensato che forse non avevo letto un avviso nell’atrio e che poteva essere plausibile una verifica. Mi ha mostrato un tesserino un po’ sgualcito. È per questo che ho aperto”.

È così che si è trovata l’uomo sulla soglia di casa, pronto ad entrare o comunque a guardare il tipo di appartamento, il mobilio, i quadri, l’argenteria.

«A un certo punto mi ha detto che doveva verificare quale fosse la nostra tariffa e mi ha chiesto di andare a prendere l’ultima bolletta – ricorda la donna – ha anche aggiunto: “Vada pure a cercarla, io l’aspetto qui”». È questa frase che ha aperto gli occhi a quella che avrebbe potuto essere, di lì a poco, la vittima di una truffa o di un furto.

«Meno male che con lucidità ho capito che l’uomo, lasciato solo, avrebbe potuto prendere qualunque cosa gli fosse a portata di mano. Così ho avuto il sangue freddo di rispondere che di bollette si occupa mio marito e che ne avrei parlato con lui».
Parole pronunciate accompagnando l’uomo fuori dalla porta e chiudendosi l’uscio alle spalle.

Poco dopo è bastata una telefonata all’Enel per avere la conferma di essersi trovata a che fare con un truffatore: «Mi hanno spiegato che non inviano mai tecnici nelle case per questo tipo di controlli e che comunque ogni visita è accompagnata da un avviso preventivo. Sono stata ingenua, avrei dovuto subito avere sospetti, con il mercato libero come faceva quell’uomo a sapere se fossi una cliente Enel o di altro gestore?».

La signora ha avuto la prontezza di rendersi conto della truffa in corso e, per fortuna, può raccontare una storia a lieto fine: «Provo rabbia per la mia ingenuità – dice – ma vorrei mettere in guardia tutti. Quell’uomo ha avuto libero accesso ai piani e forse ha suonato alla porta di altre persone, se fossi stata un casa da sola o non avessi avuto la prontezza di accorgermi in tempo e chiudere la porta non so cosa sarebbe potuto succedere».