Monza, stop allo street food in area Cambiaghi: la rabbia degli organizzatori

Niente street food in area Cambiaghi a Monza dal 30 ottobre all’1 novembre. La manifestazione è stata cancellata, la doccia fredda sugli organizzatori è arrivata a pochi giorni dell’evento: l’assessore ha detto no. Loro minacciano una causa al Comune.
La mappa dello street food in area Cambiaghi come era stata preparata dagli organizzatori
La mappa dello street food in area Cambiaghi come era stata preparata dagli organizzatori Redazione online

“Hop Hop Street Food” si sarebbe dovuto svolgere in piazza Cambiaghi a Monza. Il 30, 31 ottobre e l’1 novembre circa una trentina di espositori avrebbero dovuto partecipare alla manifestazione promossa da Mo. Di. Eventi srl, società monzese specializzata nell’organizzazione di manifestazioni fieristiche ed eventi di street food.

Parlare al passato, ormai, è d’obbligo: perché “Hop Hop Street Food” non s’ha da fare. La doccia fredda è arrivata martedì quando ormai tutto sembrava esser stato definito. La Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) era stata inoltrata agli uffici comunali competenti lo scorso 18 agosto. Da allora, e fino a una manciata di ore fa, gli scambi di informazioni e documentazione tra il personale di Mo. Di. e quello di piazza Trento e Trieste, settore “Aree pubbliche e private”, si erano svolti in maniera continuativa: erano stati inviati gli elenchi dettagliati dei partecipanti alla manifestazione, il loro indirizzo, i piatti che avrebbero cucinato.

Non mancavano, poi, le piantine «corrette e revisionate – spiegano da Mo. Di. – secondo le disposizioni dell’amministrazione, con tanto di metratura sia degli stands, sia delle tavolate previste. Insomma: abbiamo accettato e risposto a tutti i punti da loro richiesti, e due giorni fa ci era stato comunicato anche il costo del plateatico per un totale di 6.300 euro circa, da noi accettato. Stavamo attendendo di poter fare il bonifico, come sempre avviene qualche giorno prima dell’evento».

La società, che da marzo a oggi ha organizzato una trentina di eventi del genere in mezza Italia senza alcun problema, aveva avviato la campagna pubblicitaria e affisso manifesti, per circa 15mila euro.

«Ci tenevamo a organizzare ogni cosa per il meglio, nella nostra città: per questo abbiamo iniziato a muoverci con largo anticipo». Salvo poi rimanere gelati da una telefonata dell’assessore alle Attività produttive Carlo Abbà, che ha negato l’autorizzazione.

«Non capisco la sorpresa – commenta lui – Noi non abbiamo mai detto “sì” allo svolgimento della manifestazione, non abbiamo mai concesso il permesso di occupazione di suolo pubblico. Una manifestazione del genere non è adatta ad essere ospitata nel centro della città. Avremmo dato l’ok, come già è avvenuto la scorsa estate in piazza Trento e lungo viale Mirabellino, nel parco, se ci fossero stati solo food truck. Per allestire anche cucine all’aria aperta, e tavolate, sarebbero congeniali altre aree della città, come quella di viale Stucchi dove, sempre durante l’estate, è stato organizzato il festival della birra».

A Mo. Di. una risposta del genere non basta e ha intenzione di fare causa al Comune.