Monza, quasi 10mila euro per ricordare l’ispettore Ramona Passoni

Settemila euro alla cooperativa La Meridiana per il progetto Slancio, 2.654 euro al Comitato Maria Letizia Verga. Su richiesta dei familiari è stata questa la destinazione dei fondi raccolti per l’ispettore superiore del commissariato di polizia di Monza Ramona Passoni, scomparsa prematuramente lo scorso ottobre.
Monza, il commissariato della polizia di Stato
Monza, il commissario Ramona Passoni Fabrizio Radaelli

Settemila euro alla cooperativa La Meridiana per il progetto Slancio, 2.654 euro al Comitato Maria Letizia Verga. Su espressa richiesta dei familiari è stata questa la destinazione dei 9.654 euro raccolti da amici e colleghi dell’ispettore superiore del commissariato di polizia di Monza, Ramona Passoni, 47 anni, monzese, scomparsa prematuramente lo scorso ottobre.

La poliziotta, originaria del quartiere Cederna, era deceduta a causa di una malattia lasciando un figlio di tre anni, un compagno oltre che i genitori e un fratello.

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Amici e colleghi, nel suo ricordo, avevano avviato l’iniziativa “Ricordando Ramona”: una raccolta fondi aperta sulla piattaforma buonacausa.org «finalizzata alla realizzazione di opere caritatevoli, quali la donazioni ad enti, o la realizzazione di progetti “continuativi” senza fini di lucro a carattere sociale o umanitario, in nome e per conto di Ramona, affinchè il suo ricordo venga preservato e rimanga sempre vivo», avevano detto.

Alla raccolta, terminata a Pasqua, hanno partecipato in tanti, tantissimi, e i fondi, come previsto, sono stati dirottati al Comitato Maria Letizia Verga e alla cooperativa La Meridiana.

Ramona Passoni dopo aver trascorso qualche anno a inizio carriera alla questura di Como si era trasferita vent’anni fa al commissariato di viale Romagna e, in seguito alla polizia giudiziaria della Procura monzese.

Da quattro anni era tornata al commissariato cittadino con il grado di ispettore superiore dove per due anni ha guidato le volanti.

Colpita da una grave malattia si era dovuta assentare per sottoporsi a cure ed era rientrata in servizio meno di un anno fa a dirigere l’ufficio amministrativo del commissariato di viale Romagna – «con grande entusiasmo» ricorda il vice questore Angelo Re – salvo poi il drammatico e irrevocabile ritorno della malattia.