Monza: pensioni, lavoro, sanità, sindacati dal prefetto per incalzare il Governo

Presidio di Cgil, Cisl e Uil davanti alla Prefettura di Monza in via Prina. È una delle iniziative attuate in tutta Italia per incalzare il Governo sui temi delle pensioni, dell’occupazione e della sanità
Il presidio dei sindacati davanti alla Prefettura di Monza
Il presidio dei sindacati davanti alla Prefettura di Monza Fabrizio Radaelli

In piazza in tutta Italia per dare più forza alla trattativa con il Governo. Una «mossa» che Cgil Cisl Uil hanno attuato oggi a livello nazionale. I sindacati confederali brianzoli hanno organizzato questa mattina, sabato 14 ottobre, un presidio davanti alla Prefettura di via Prina a Monza.

L’obiettivo della giornata di mobilitazione nazionale era quello di richiedere al Governo un forte impegno su questioni fondamentali: difesa dell’occupazione, rinnovo dei contratti a partire da quelli pubblici, misure a favore dell’occupazione giovanile, stanziamento di maggiori risorse per previdenza e sanità.

Gli esponenti sindacali hanno esposto al viceprefetto Corrado Conforto Galli i punti principali della piattaforma sindacale. Un compito svolto in rappresentanza di Cgil Cisl Uil, rispettivamente, da Walter Palvarini e Pietro Albergoni, Mirko Scaccabarozzi e Giorgio Galbusera, Adele Parente e Claudio Coloretti. Alla manifestazione ha partecipato un centinaio di persone.

Sulle pensioni in particolare i sindacati chiedono il blocco dell’adeguamento dell’aspettativa di vita previsto per il 2019 e l’avvio di un confronto con l’Esecutivo per modificare la norma che sposta continuamente in là nel tempo i termini per la pensione.

Va favorita, inoltre, l’occupazione giovanile: «Basta con la politica degli spot e dei bonus – ha dichiarato Waletr Palvarini della Cgil a margine dell’incontro- Servono solo per recuperare consenso». «Sono di una inefficacia totale» ha rincarato la dose Mirko Scaccabarozzi. Finiti gli incentivi per assumere, insomma, si ritorna come prima se non peggio.

Proprio sul fronte giovanile, per evitare che chi entra in questi anni nel mondo del lavoro maturi pensioni troppo basse si suggerisce il rafforzamento della previdenza complementare.