Monza, no del Tar agli ambientalisti Concessione regolare all’autodromo

Il Tar della Lombardia ha respinto il ricorso di Wwf, Legambiente, Italia Nostra, Comitato per il parco A. Cederna per la concessione dell’autodromo di Monza a Sias. Intanto, atto finale per il rinnovo dell'Aci Milano.
Una gara del campionato  Wtcc in autodromo a Monza
Una gara del campionato Wtcc in autodromo a Monza

Dal Tar della Lombardia arriva la sentenza di una lunga controversia che ha opposto alcune organizzazioni – Wwf, Legambiente, Italia Nostra, Comitato per il parco A. Cederna –

ancora una volta contro Sias e il suo autodromo. Erano sei i punti su cui si dibatteva, fra cui la concessione sull’utilizzo del Parco per un impianto come l’autodromo oppure per il mancato abbattimento delle sopraelevate. La sentenza parla di ricorso in parte inammissibile e per i l resto infondato chiudendo la vicenda giudiziaria sull’incompatibilità fra le due realtà.

«La concessione alla Sias dell’Autodromo di Monza è legittima – ha commentato Aci Milano – Il tribunale amministrativo

regionale ha infatti respinto e in parte dichiarate inammissibili le richieste avanzate. Piena soddisfazione è stata manifestata dal consiglio direttivo dell’Automobile club Milano,in particolare perché nella sentenza è stato ribadito che le curve sopraelevate rappresentano oggetto di tutela storico-artistica, essendo pienamente inserite nel complesso e nella storia del Parco di Monza, e che tutto è stato messo in atto dall’impianto per il rispetto degli obblighi derivanti dalla normativa in tema di emissioni acustiche».

Intanto scade giovedì 17 luglio il termine entro il quale il notaio può ricevere i voti espressi via posta dagli oltre trentatremila soci dell’Ac Milano.

In pratica vuol dire chiudere le operazioni di voto dando per scontato che saranno poche decine coloro che, martedì prossimo, si recheranno in sede per votare attraverso quello che, a tutti gli effetti, è il sistema più legale per esprimere il proprio pensiero. Difatti la procedura utilizzata anche in questa occasione lascia molti punti deboli fra cui lo stesso invio, con posta ordinaria, considerando che un buon numero di soci ha ricevuto il plico all’ultimo momento o, addirittura, non si è visto recapitare nulla dalle Poste, obbligandolo a prendersi mezza giornata di ferie per andare, se lo ritiene giusto, in Corso Venezia la mattina del 22 luglio. Un primo dato però appare certo, alla vigilia del conteggio notarile, intravvedendo una discreta risposta da parte dei soci. Sul fronte della partecipazione nulla a che vedere con le elezioni classiche di stampo politico ma è probabile che venga superato in maniera chiara il 10% degli aventi diritto, fatto inusuale nella storia del sodalizio milanese. Questo potrebbe aiutare la lista Sport & Rinnovamento di Ivan Capelli, l’unica fra le due in lizza ad attuare una campagna elettorale, nonostante la forte penalizzazione impostale dai vari tribunali dove si era recata a seguito all’esclusione di due candidati iniziali.