Monza, l’ospedale San Gerardo inaugura il nuovo blocco angiografico

Taglio del nastro all’ospedale San Gerardo nel giorno della festa del santo. L’Asst di Monza ha inaugurato il nuovo Blocco angiografico in area Tenaglia. Si tratta anche di un avvicinamento dell’unità alla zona di emergenza/urgenza.
Monza, inaugurazione blocco angiografico
Monza, inaugurazione blocco angiografico Redazione online

Taglio del nastro all’ospedale San Gerardo nel giorno della festa del santo. L’Asst di Monza ha inaugurato il nuovo Blocco angiografico in area Tenaglia. Si tratta anche di un avvicinamento dell’unità alla zona di emergenza/urgenza.

Le sale angiografiche rientrano nell’ambito della Radiologia interventistica, un settore ultra-specialistico della Radiologia che effettua una ampia serie di procedure, che nella stragrande maggioranza dei casi si possono eseguire in anestesia locale o blanda sedazione, che hanno in comune tre caratteristiche: la mini o ridotta invasività, l’approccio percutaneo (non c’è bisogno di incisioni o aperture chirurgiche) e la guida mediante tecniche di imaging radiologico come l’angiografia, l’ecografia, la Tac e in alcuni casi la risonanza magnetica.

Dal 2009 all’ospedale San Gerardo è stato costituito un Blocco Angiografico e la sezione di Radiologia Interventistica che, grazie alla dotazione tecnologica d’avanguardia di due angiografi digitali “flat panel” (di cui uno dotato di modulo rotazionale), di tre apparecchiature ecografiche per procedure eco-guidate e di medici radiologi dedicati a tempo pieno con elevate competenze professionali, si conferma oggi tra i centri di eccellenza regionale e nazionale nel campo delle terapie mininvasive imaging-guidate sia per l’elevato volume di procedure eseguite annualmente sia per l’ampia gamma di interventi offerti con notevoli possibilità di cure aggiuntive.

«La nuova struttura del Blocco angiografico nella nuova sede in area Tenaglia – sottolinea Matteo Stocco, direttore generale della Asst di Monza – consente un avvicinamento strategico alla zona di emergenza/urgenza in quanto posto al di sopra della Medicina d’Urgenza, adiacente ai reparti di Rianimazione e alle sale angiografiche di emodinamica ed elettrofisiologia che verranno trasferite a breve. Per far fronte al costante aumento della domanda di prestazioni interventistiche anche in urgenza/emergenza, è stato già avviato da qualche anno un esclusivo servizio di pronta disponibilità notturna e festiva autonomo, in grado di garantire qualsiasi tipologia di intervento angiografico 24 ore su 24, in particolare nell’arresto delle emorragie nei pazienti gravemente traumatizzati: è anche per questo motivo che il San Gerardo di Monza è stato inserito nella Rete Regionale Trauma come Centro Trauma ad Alta Specialità (CTS) e incluso nella rete dei Sanguinamenti Digestivi. Determinante per la ASST di Monza la realizzazione dell’Unità operativa complessa di Neuroradiologia nel Poas, il Piano di organizzazione aziendale strategico 2016-2018».

«La continua innovazione tecnologia e la disponibilità di materiali sempre più sofisticati e dedicati – aggiunge Rocco Corso, direttore della struttura complessa di Radiologia e diagnostica per immagini e Responsabile della Radiologia interventistica – hanno favorito un travolgente sviluppo e una rapida evoluzione delle procedure di Radiologia Interventistica che si vanno sempre più diffondendo e affermando nella pratica clinica, in quanto valide alternative alle tecniche chirurgiche in diversi campi e in varie situazioni cliniche».

Proprio per l’ampio campo di applicazione vengono distinte procedure di Radiologia Interventistica Vascolare (eseguite all’interno di arterie e vene), di Interventistica Extravascolare (ovvero eseguiti su altri distretti corporei quali ad esempio fegato, vie biliari, reni) e di Interventistica Oncologica ed Onco-ematologica.

«Da ultimo – conclude Corso – l’inserimento, l’integrazione e la dedizione dei nostri medici neuroradiologi ha consentito un ulteriore ampliamento delle procedure offerte anche di neuroradiologia interventistica con possibilità di trattare mediante tecniche endovascolari aneurismi cerebrali o pazienti affetti da ictus ischemico iperacuto con tromboaspirazione e ricanalizzazione percutanea».