Monza, Lega e Forza Italia all’attacco del centrosinistra per le amministrative 2017

Le tasse e l’urbanistica ovvero, secondo Lega Nord e Forza Italia, i buchi neri della giunta Scanagatti. I due partiti a Monza hanno lanciato la loro sfida al centrosinistra in vista del 2017 sabato con una “gazebata” unitaria.
Monza, gazebo Lega Nord e Forza Italia
Monza, gazebo Lega Nord e Forza Italia Fabrizio Radaelli

Le tasse e l’urbanistica ovvero, secondo Lega Nord e Forza Italia, i buchi neri della giunta Scanagatti. I due partiti a Monza hanno lanciato la loro sfida al centrosinistra in vista del 2017 sabato con una “gazebata” unitaria.

Ai due banchetti, per la verità divisi da un’aiuola in largo IV Novembre, i militanti hanno distribuito i primi volantini di quella che dovrebbe essere una «campagna di informazione» rivolta ai monzesi che nel prossimo anno e mezzo li porterà periodicamente nelle piazze.

L’appuntamento, soprattutto, ha rinsaldato l’alleanza tra padani e azzurri, mai del tutto scontata a ogni tornata elettorale locale: «Intendiamo – ha affermato il segretario cittadino del Carroccio Federico Arena – dimostrare ai monzesi che noi ci siamo contro un sindaco che alza le tasse e abbassa i servizi. Quando il Pd era all’opposizione ci bollava come palazzinari ma questa amministrazione, come si legge nel Libro bianco dei comitati, ha già costruito più di quanto ha fatto la giunta Mariani nell’intero mandato».
«Scanagatti – ha aggiunto il coordinatore forzista Domenico Riga – ha cementificato un milione di metri cubi a colpi di Pii, senza prorogare il Piano di governo del territorio vigente come consentirebbero le norme regionali» e senza adottarne uno nuovo, ma presentando un semplice «documento di indirizzo».
«Vogliamo – ha proseguito – portare un’aria nuova a Monza: noi e la Lega lavoreremo per individuare progetti il più condivisi possibile» in vista delle campagna elettorale.

«Nei prossimi due anni – ha anticipato l’azzurro Rosario Adamo – spiegheremo ai cittadini tutto quello che accade in consiglio comunale. Non ci piace come il centrosinistra vuole organizzare la città dal punto di vista urbanistico: concordiamo sulla necessità di recuperare le aree dismesse, ma le operazioni vanno fatte con intelligenza».

Sul fronte tasse l’opposizione ha puntato il dito contro l’aumento del 5% delle mense scolastiche, dell’85% del trasporto scolastico, dei certificati edilizi, delle concessioni cimiteriali, delle attività sportive e culturali, di addizionale Irpef, di Imu e Tari: i rincari, secondo i conteggi dei padani monzesi, nel 2015 hanno fruttato alle casse comunali 6.000.000 di euro in più rispetto all’anno precedente.

Sabato il matrimonio tra i due partiti è stato benedetto dal capogruppo del Carroccio al Pirellone Massimiliano Romeo: «L’alleanza – ha commentato – funziona bene a livello regionale. È un modello che potrebbe essere replicato anche per le future amministrative, a partire da Milano».

Romeo, che rimane uno dei papabili candidati del centrodestra, ha però sviato il discorso sulla sua corsa: «Milano – ha ricordato – sarà un banco di prova per tutti. È presto per fare nomi». «Prima – ha concluso Arena – dovremo concentrarci sui progetti e sulle idee».