Monza: la rotatoria di Sant’Albino rimane “killer”, ma per le auto

I residenti di Sant’Albino a Monza contro la rotatoria su viale Industrie che avrebbe dovuto risolvere il passagio “killer”: troppo pericolosa, dicono. Riunione di fuoco con gli assessori.
Gli assessori con i cittadini a Sant’Albino
Gli assessori con i cittadini a Sant’Albino Fabrizio Radaelli

Si è conclusa con poche certezze e molta insoddisfazione la riunione voluta dal comitato Sant’Albino alla quale hanno partecipato gli assessori alla Mobilità, Paolo Confalonieri e alle Opere pubbliche, Antonio Marrazzo. Tanti, e agguerriti, i cittadini del comitato e della consulta arrivati all’appuntamento. Un clima teso da subito che nemmeno il “facilitatore”, intervenuto per sedare gli animi e moderare la discussione, è riuscito a raffreddare.

Tre le questioni principali poste agli amministratori: conoscere i motivi dell’interruzione del cantiere su viale delle Industrie e la data di ripresa dei lavori, capire quando e se verrà attuato il progetto della Zona 30 e sapere quando e come sarà collocata la passerella sul viale alla luce delle modifiche suggerite dai cittadini nei precedenti incontri.

«Non hanno risposto a nessuna delle nostre domande ma quel che è peggio è che anche di fronte all’evidenza di errori clamorosi fatti durante la progettazione delle due rotonde, continuano a non ascoltarci», spiega Paola Sacconi, del comitato Sant’Albino. E proprio le due rotonde sono state al centro di un’infuocata discussione. Il problema sollevato dai cittadini riguarda soprattutto la pericolosità dell’immissione in rotonda per le auto che provengono dal quartiere e che vogliono dirigersi verso San Rocco. «Le macchine adesso arrivano a velocità sostenuta, noi siamo costretti ad aspettare in coda e alla fine dobbiamo letteralmente buttarci dentro la rotonda tagliandola perpendicolarmente, rischiando però ogni volta di essere travolti dalle auto che arrivano», hanno nuovamente ribadito gli abitanti di Sant’Albino, che sono arrivati a proporre di spostare 50 metri più avanti la seconda rotonda. «Impossibile – ha risposto Confalonieri – così facendo si dovrebbe rifare daccapo il progetto. Prendiamo nota delle vostre considerazioni e incaricheremo i tecnici di fare nuovi rilievi per facilitare l’accesso in rotonda».

Un’altra proposta presentata prevede la possibilità di collocare un autovelox prima delle rotonde, per abituare gli automobilisti sul viale a rallentare la velocità. Di fatto però nessuna certezza nemmeno riguardo la ripresa dei lavori. «Nelle prossime settimane», ha detto Marrazzo.

Ad esasperare gli animi anche la notizie che solo ora si stanno facendo gli studi per la realizzazione del progetto della Zona 30. «Nel 2012 era nel programma elettorale. Oggi siamo a fine mandato e nulla è stato fatto, eppure non si tratta di grandi opere», continua Sacconi. L’ultima tegola è arrivata con la notizia che la ciclabile, chiesta e promessa nel progetto iniziale, probabilmente non si farà dal momento che il Comune di Brugherio ha bloccato i finanziamenti per il lavoro di raccordo delle piste tra la ciclabile del Villoresi e via Adda.