Monza, la rivolta dei genitori delle medie per la soppressione dello scuolabus per i “fuori bacino”

Brutte notizie per i genitori delle scuole medie di Monza. Una quarantina di famiglie della scuola media Zucchi ha ricevuto comunicazione, in questi giorni, che il servizio trasporto scolastico è stato soppresso.
Monza, la scuola media Zucchi di via Toscana
Monza, la scuola media Zucchi di via Toscana

Brutte notizie per i genitori delle scuole medie di Monza. Una quarantina di famiglie della scuola media Zucchi ha ricevuto comunicazione, in questi giorni, che il servizio trasporto scolastico è stato soppresso e questo ha creato grande clamore.

«Siamo in molti coinvolti dal disinteresse della giunta comunale che ha deliberato la riduzione a nostro discapito – dice una mamma – per i “fuori bacino” del servizio trasporto scolastico. Personalmente non ho ricevuto neanche uno straccio di lettera che mi informasse. Per fortuna le mamme hanno fatto il tam tam. Ho scritto ai servizi scolastici, istruzione, assessore alla partita mettendo in copia anche il sindaco e la sua vice. Niente. Un grande rispetto e considerazione per le problematiche dei cittadini, vero?».

Proprio giovedì 30 luglio una delegazione si recherà in via Camperio, dove hanno sede gli uffici preposti, per esporre una lettera scritta e firmata da loro. Lo stesso problema si verifica anche per la media Ardigò, e i genitori si stanno muovendo.
Come sottolinea Lucia, un’altra mamma: «Sono molto amareggiata della situazione che si è creata e soprattutto non so come potrò gestire la situazione. Io e mio marito lavoriamo fuori Monza e pur sfidando il traffico della tangenziale di Milano potrei accompagnare mia figlia a scuola la mattina, ma non sono in grado di riprendere la ragazza alle 13.40 ora di uscita da scuola. Mi sembra davvero poco sicuro mettere dei ragazzi così piccoli su un pullman di linea».

Più di trentacinque genitori hanno singolarmente inviato una lettera agli uffici in cui dicono: «Con delibera del 25 giugno viene decisa la soppressione di un servizio che da anni aiuta le famiglie a conciliare le proprie esigenze con la libera scelta di un’istituzione scolastica che evidentemente raccoglie il consenso di molti genitori del nostro quartiere. Tra l’altro, nella delibera si fa ancora riferimento al concetto di bacino d’utenza delle scuole, concetto che è per definizione in contrasto con quello di “libera concorrenza” tra le scuole. Non da ultimo va detto che in riferimento all’istituzione del servizio per gli utenti appartenenti al bacino d’utenza, il numero minimo di iscritti è di 7, il pullman della Zucchi dello scorso anno era quasi pieno, ritengo ci fossero almeno una quarantina di bambini che ne usufruivano».

Non solo, nella lettera una mamma mette in luce come anche la scelta della scuola sia dipesa da vari fattori, tra cui il servizio bus: «Questo permette di superare barriere logistiche che ora però vengono rialzate. Nella lettera riservata a mio figlio che ha già usufruito del servizio, si fa un chiaro riferimento all’utilizzo alternativo dei mezzi pubblici, che non sono “tutelanti” verso ragazzini dagli 11 ai 14 anni. Ma come possiamo noi genitori essere sereni di fronte a tutto ciò? È forse interesse del comune che i ragazzini frequentino solo le scuole di quartiere? Altrimenti non si spiega un tale atteggiamento! Ma perché? Perché il comune non si fa carico di tutelare chi fa la scelta, direi coraggiosa, di scegliere una scuola diversa perché più consona alla propria idea di scuola? Dobbiamo forse rivolgerci al settore privato per decretare così il definitivo fallimento della politica e del pubblico nel tutelare, supportare e sostenere i propri cittadini?».