Monza, il sindaco: «Lavori sulla Milano-Chiasso nell’interesse di tutti, ma nessuna deroga a Rfi»

Il sindaco di Monza Roberto Scanagatti interviene dopo la prima settimana di disagi sulla linea Milano-Chiasso di Trenord: «I lavori sono nell’interesse di tutti, nessuna deroga incondizionata a Rfi»
Monza: la linea ferroviaria Monza-Chiasso, cantiere in via Manara
Monza: la linea ferroviaria Monza-Chiasso, cantiere in via Manara Fabrizio Radaelli

I lavori sulla ferrovia Milano-Chiasso sono nell’interesse di tutti, ma l’amministrazione comunale di Monza non concederà altre deroghe a Rfi. Il sindaco Roberto Scanagatti nella tarda giornata di venerdì 22 luglio è intervenuto per spiegare le scelte del Comune dopo la prima difficile settimana di cantieri sulla frequentatissima tratta ferroviaria, tra Monza stessa e Desio: le cronache parlano in una volta di grossi disagi per i pendolari a causa di ritardi e soppressioni di treni e di vita difficile – anche più che in passato – per chi vive sopra le zone dei lavori.

Meglio partire dalla conclusioni, dove il sindaco mette le carte in tavola: «Posso assicurare tutti che ho avuto ben presente i sacrifici a cui sarebbero stati sottoposti i cittadini più esposti al rumore prodotto dalle lavorazioni, così come ho tenuto in grande considerazione i benefici, da tempo richiesti, per ridurre le vibrazioni. Nessuna influenza hanno avuto gli interessi di Rfi , peraltro legittimi e in parte coincidenti con gli interessi generali, com’è provato dal fatto che ho già comunicato il mio diniego ad ulteriori richieste di deroghe incondizionate. Nessuna ulteriore deroga sarà pertanto concessa se non compensata dalla riduzione dei disagi causati dal rumore prodotto dai treni allo sbocco nord della galleria. Rimane infatti ferma la volontà da parte di questa amministrazione di raggiungere l’obiettivo di insonorizzare completamente il tratto lungo via San Gottardo e a tale scopo stiamo lavorando intensamente per realizzare ciò che da decenni è rimasto solamente sulla carta».

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Le premesse, per il primo cittadino, sono invece quelle della necessità – condivisa dal Comune con il governo e Regione Lombardia, di «spostare il più possibile su rotaia il trasporto delle merci. Un chiaro segnale di come la politica sui trasporti stia cambiando nel senso auspicato da molti, ambientalisti compresi, in questi ultimi anni». Nelle previsioni a lavori conclusi dovrebbe aumentare la capacità dei treni per offrire più spazio ai pendolari: nel tratto di galleria monzese passano 200 treni al giorno («di cui meno di un quarto merci, e tale proporzione rimarrà invariata, nonostante qualcuno si ostini a dire il contrario, citando cifre spropositate») e il percorso «non era infatti adeguato».

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Scanagatti insiste: i lavori più impegnativi di Rfi sono concentrati in queste settimane estive e «il tutto terminerà l’ultima settimana di agosto: onestamente non vedo quale periodo migliore avrebbe potuto individuare il gestore nazionale della rete ferroviaria per poter svolgere questo tipo di lavorazioni». E poi «Tra queste operazioni ve ne è una di particolare interesse per le persone e le famiglie che vivono sopra la galleria che consiste nel posizionare materiali in grado di abbattere le vibrazioni prodotte dal passaggio dei convogli».