Monza, i presidi di materne, elementari e medie bocciano il Comune: «Ci ha abbandonati»

I dirigenti scolastici compatti contro l’amministrazione comunale di Monza. I presidi dei nove comprensivi del primo ciclo d’istruzione hanno sottoscritto e presentato una lettera per lamentare la scarsa attenzione mostrata nei confronti di materne, primarie e medie. Il sindaco respinge le accuse.
I presidi delle scuole dell’obbligo di Monza contro il Comune
I presidi delle scuole dell’obbligo di Monza contro il Comune Radaelli Fabrizio

I dirigenti scolastici compatti contro l’amministrazione comunale di Monza. I presidi dei nove comprensivi del primo ciclo d’istruzione hanno sottoscritto e presentato una lettera a tutta la giunta e al consiglio comunale, per mano di Pierfranco Maffè, consigliere del gruppo misto, per lamentare la scarsa attenzione mostrata nei confronti di materne, primarie e medie.


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«L’arretramento dei servizi del comune per le scuole, soprattutto negli ultimi due anni, e dello stato di degrado degli edifici scolastici dove non vengono eseguiti interventi di manutenzione e messa in sicurezza puntualmente richiesti, ma spesso non evasi dai competenti uffici comunali – si legge nel documento con i calce le firme dei dirigenti – Gli importanti tagli di fondi per il diritto allo studio, al servizio trasporto alunni, la polverizzazione dell’impegno comunale per l’educazione motoria nelle scuole primarie, la sospensione del servizio di sorveglianza e pronto intervento negli edifici».

Ma non è che l’inizio, dicono i presidi, che nelle lettera proseguono dicendo che «negli ultimi anni scuole e genitori si sono impegnati in prima persona per supplire competenze disattese dall’ente locale». Come ad esempio coi lavori di manutenzione di aule e edifici.

«In questi ultimi anni se siamo riusciti a fare interventi è grazie alla disponibilità e collaborazione dei genitori – dice Graziano Sebastiano, del comprensivo Raiberti – Ci sentiamo abbandonati».

La lettera dei dirigenti scolastici, portata in aula lunedì dal consigliere di minoranza Pierfranco Maffè ha lasciato il segno in piazza Trento e Trieste. Martedì il sindaco Roberto Scanagatti si è rivolto all’assemblea cittadina per respingere tutti i capi di imputazione.

«Nei prossimi giorni – ha anticipato – risponderemo in modo molto puntuale e preciso per ristabilire la verità. Chi ricopre un ruolo nelle istituzioni pubbliche deve assumersi la responsabilità delle proprie affermazioni».

Intanto ha chiarito quello che negli ultimi anni il Comune ha investito 11.790.000 euro nella manutenzione straordinaria delle scuole, in aggiunta alle risorse destinate alla manutenzione ordinaria e alla realizzazione di opere, alcune completate e altre che saranno avviate.