Monza, ecodisastro del Lambro «Cinque anni per i Tagliabue»

A quattro anni di distanza dal disastro ecologico del Lambro la procura di Monza chiede condanne da due a cinque anni per gli imputati del processo Lombarda petroli. Lunedì 30 giugno le richieste alla fine della requisitoria dei pm al tribunale di Monza.
Il depuratore Alsi con gli idrocarburi della Lombarda petroli nel 2010
Il depuratore Alsi con gli idrocarburi della Lombarda petroli nel 2010

A quattro anni di distanza dal disastro ecologico del Lambro la procura di Monza chiede condanne da due a cinque anni per gli imputati del processo Lombarda petroli.

Lunedì 30 giugno le richieste alla fine della requisitoria dei pm al tribunale di Monza. L’accusa ha chiesto cinque anni per Rinaldo e Giuseppe Tagliabue, i due cugini titolari della raffineria di Villasanta, tre anni per il direttore dello stabilimento ormai in disuso, Vincenzo Castagnoli e due anni e sei mesi per il custode Giorgio Crespi. I titolari sono accusati di disastro ecologico doloso e falso in atto pubblico, il custode di omesso controllo. I fatti risalgono alla notte del 22 febbraio del 2010, quando 2.400 tonnellate di carburanti furono sversate nel fiume Lambro per poi raggiungere il Po.