Monza e la proposta di Paolo Piffer «Via Bergamo pedonale di sera»

Paolo Piffer e CambiaMonza lanciano la proposta: via Bergamo pedonale. Con alcune ipotesi pedonalizzare soltanto durante le ore serali tutte le sere; chiudere dal venerdì sera alla domenica; limitare permanentemente il passaggio soltanto ai mezzi autorizzati.
Monza, via Bergamo di sera
Monza, via Bergamo di sera Radaelli Fabrizio

Arriva l’estate e via Bergamo si anima (lo fa anche in inverno, ma a porte e finestre chiuse è un’altra cosa). Questo sarebbe anche positivo, datosi che Monza è altrimenti nota come la città morta, un posto dove le galline (in senso strettamente avicolo) sono quelle che vanno a letto più tardi di tutti. Il problema è che ultimamente questa via si anima in modo un po’ troppo scomposto. Certo, è bello sentire la gente che ride e si diverte. Verissimo, ma questo non vuol dire che uno debba essere costretto a passare tutta l’estate con il Joker che si spancia sotto le sue finestre.

Che fare di questa vita che si muove? Paolo Piffer ha un’idea, anzi più d’una.«Cambiamonza è un po’ che sta parlando di questo tema. Via Bergamo ha cominciato un percorso civico tutto suo, che non può essere ignorato. Ma, visto che non c’è cosa più facile che pensare che la politica rovini ciò che i cittadini creano, Cambiamonza vuole muoversi davvero in punta di piedi, soprattutto un ambito che vede coinvolte realtà molto diverse tra loro. Vogliamo presentare al sindaco e all’assessore Confalonieri un progetto, la cui elaborazione partirà dal presupposto fondamentale di coinvolgere tutti. Potrà essere un documento che preveda una raccolta firme, ma in ogni caso non ci sogneremmo mai di prendere una decisione così d’impatto sulla via e sulla città senza farci guidare da chi è direttamente interessato alla decisione. Il documento sarà l’ultimo passo.»

Qual è l’idea? «Abbiamo una serie di ipotesi che verranno direzionate a seconda di quello che ci stanno dicendo e ci diranno i cittadini. Le ipotesi in linea di massima sono: pedonalizzare soltanto durante le ore serali tutte le sere; chiudere dal venerdì sera alla domenica; limitare permanentemente il passaggio soltanto ai mezzi autorizzati (residenti, carico-scarico).»

Quando realizzarla? «Adesso, prima che arrivi l’estate – spiega Piffer – L’amministrazione deve prendere atto di quello che sta succedendo in via Bergamo, cosa che non accade in nessun altro punto della città. Certo, ogni soluzione ha dei pro e dei contro, ecco perché è importante parlare con tutte le parti interessate, residenti, commercianti e frequentatori dei locali. Le mie preoccupazioni sono due: per prima cosa far sentire i cittadini che si stanno impegnando in questo progetto davvero protagonisti della loro via e poi evitare che la politica rovini tutto, perché via Bergamo è come un bambino che sta crescendo e ha bisogno di un tempo fisiologico per prendere la sua forma. Sto guardando con grande ammirazione quello che sta succedendo e spero davvero che possa essere preso come modello anche in altre pari della città che hanno bisogno di scoprire spazi comuni e una condivisione di tempi. Voglio una via viva come via Bergamo anche a Sant’albino, a San Rocco, a San Fruttuoso. Incontro tanti ragazzi che stanno cercando casa qui, me compreso.»