Monza, Don Panzeri (Caritas) choc «Lavorare?La carità rende di più»

“Talvolta rende di più l’accattonaggio che molti lavori regolari”. L’affermazione arriva dal direttore della Caritas di Monza, Don Augusto Panzeri, interpellato sull’ordinanza anti accattonaggio emanata dal sindaco di Monza Roberto Scanagatti
L’accattonaggio per molti è un lavoro
L’accattonaggio per molti è un lavoro

“Talvolta rende di più l’accattonaggio che molti lavori regolari”. L’affermazione arriva dal direttore della Caritas di Monza, Don Augusto Panzeri, interpellato sull’ordinanza anti accattonaggio emanata dal sindaco di Monza Roberto Scanagatti

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”Molte persone, e sono sempre le stesse, dedite all’accattonaggio in diversi luoghi della città, anche davanti alle chiese, – continua il religioso – ne fanno un vero e proprio lavoro considerando quanto si riesce a raccogliere”. E racconta: “Ho seguito una persona che non poteva lavorare, per un problema di permessi di soggiorno, e che per un periodo ha fatto attività di accattonaggio: senza essere insistente raccoglieva circa 30 euro al giorno, ma ci sono persone che riescono a raccogliere molto di più”. Questo significa che non è difficile portare a casa quasi uno stipendio facendo questo tipo di attività. E ovviamente chi è dedito a questa pratica non è stimolato nel trovare un lavoro vero”. Ma secondo Don Augusto i problemi legati alla povertà oggi sono anche altri: “Famiglie in cui c’è uno stipendio “quasi totale” insufficiente per pagare l’affitto, il mutuo e le tasse. Questa è la realtà di cui non si parla”. Situazioni di “povertà quotidiana” che coinvolgono molte famiglie che non sono seguite dai servizi sociali e da enti di assistenza: “molte persone spendono molti soldi per beni voluttuari o fanno poca attenzione ai consumi. Per questo stiamo pensando ad alcune iniziative per educare alla riduzione delle spese e dei consumi che non sono indispensabili”.