Monza, dodici autovelox entro l’estate: postazioni fisse, telecamera itinerante

Entro l’estate a Monza saranno installate dodici postazioni disseminate in tutta la città, e per il momento dalla location “top secret”, in grado si accogliere autovelox “itineranti”.
Monza, viale Lombardia
Monza, viale Lombardia Fabrizio Radaelli

Entro l’estate a Monza saranno installate dodici postazioni disseminate in tutta la città, e per il momento dalla location “top secret”, in grado si accogliere autovelox “itineranti”.

Non si sbilancia, almeno per ora, il comandante della polizia locale Alessandro Casale a proposito dell’arrivo (annunciato) di dispositivi per la rilevazione della velocità che saranno sì fissi, nel senso che troveranno ubicazione in zone prestabilite, ma non saranno al contempo ovunque attivi.


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«Prima dell’estate e comunque entro luglio – spiega – saranno installate dodici colonnine fisse in grado di ospitare rilevatori di velocità».

Gli impianti a disposizione del comando di via Marsala sono in numero inferiore, quindi saranno installati via via nelle differenti postazioni (senza che l’automobilista ne sia al corrente), in modo tale che tutti e dodici i punti rappresenteranno un deterrente per i “piedi pesanti” alla guida.

Il comandante per il momento non rivela dove saranno installate tutte le 12 postazioni. Due al momento quelle annunciate, in viale Lombardia (superficie) e in viale Brianza. Immaginare le altre non è tuttavia difficile: viale Elvezia, via Boito, via Battisti, viale Libertà, viale Campania. Proprio in viale Elvezia, tra l’altro, anche di recente sono stati effettuati almeno tre servizi di controllo e rilevamento con telelaser mobili. Lo scorso marzo nel corso di un appostamento, erano state comminate sanzioni per 1800 euro.

Un timore forte quello dell’autovelox, in grado di creare allarme. Ne è una prova la fibrillazione dei giorni scorsi (rimbalzata anche in rete) a proposito della posa di un traliccio nel tratto di viale delle Industrie, in direzione Sesto San Giovanni, subito dopo la rotatoria del cimitero (Sant’albino). Tra chi ci è transitato sono immediatamente scattati interrogativi, tanti hanno parlato (e scritto) espressamente di autovelox.

«Non si tratta di un impianto per la rilevazione della velocità – smentisce invece Casale – Quello è un dispositivo che in via sperimentale, per sei mesi, leggerà le targhe dei veicoli in ingresso e uscita dalla città che transiteranno per quella strada e fornirà dati sul numero di veicoli circolanti, sulla loro velocità di marcia e rispetto a irregolarità inerenti il tagliando assicurativo e la revisione». Per sei mesi saranno solo dati statistici, poi si vedrà.

Qualcosa di simile è già stato installato ed è operativo in numerosi altri comuni della Brianza (vedi Brugherio, dove ha tra l’altro permesso la cattura del killer del tribunale di Milano, Claudio Giardiello).