Monza, Dario Allevi si candida a sindaco per il centrodestra

Dario Allevi rompe gli indugi, gioca a carte scoperte, butta sul tavolo la propria candidatura per le comunali a Monza del 2017 ed è pronto per le primarie. Il primo sfidante di coalizione per il leghista Romeo.
Monza Dario Allevi
Monza Dario Allevi Fabrizio Radaelli

Dario Allevi rompe gli indugi, gioca a carte scoperte e butta sul tavolo la propria candidatura per le comunali a Monza del 2017. «Mi metto a disposizione di Forza Italia – afferma – me lo domandano tanti amici e le loro richieste mi danno forza. Spero che qualcuno possa pensare che, dopo un’esperienza lunga vent’anni da consigliere comunale, vicesindaco e presidente della Provincia, io abbia ancora voglia di partecipare alla prossima battaglia con il centrodestra».


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Lui, chiarisce subito, non teme la competizione con altri aspiranti sindaci ed è pronto a misurarsi con loro alle primarie. «Ormai – aggiunge – tutti i leader nazionali del nostro schieramento considerano le primarie uno strumento utile: io proporrò di seguire l’esempio di Busto Arsizio dove si sono sfidati in un confronto corretto gli esponenti di Lega e Forza Italia. Ha prevalso quest’ultimo e la coalizione ha vinto al primo turno».
Occorre però, precisa subito, un patto d’onore tra i contendenti: «Chi perderà – chiarisce Allevi – dovrà adeguarsi all’opinione dei monzesi e lavorare con chi otterrà i consensi maggiori, dopotutto anche Roberto Scanagatti è passato dalle primarie».

L’ex presidente detta anche una sorta di tabella di marcia: la consultazione, ipotizza, dovrebbe svolgersi entro la fine dell’anno, al più tardi a gennaio. «Dopo – commenta – lo schieramento dovrà organizzare la macchina da guerra per le comunali con l’unico obiettivo di sconfiggere questa amministrazione».

E sulla giunta Scanagatti l’ex vicesindaco non è per nulla tenero: «È – attacca – la peggiore che Monza abbia mai avuto. Non pensavo di doverlo dire, ma supera perfino quella guidata da Michele Faglia: in quattro anni non ha fatto nulla, non ha una visione di città e, tra i residenti, la percezione di insicurezza è aumentata».

Che Allevi stia pensando alla corsa per il municipio non sorprende nessuno, mentre potrebbe spiazzare più di un azzurro il momento scelto per ufficializzare quello che in molti davano per scontato. L’annuncio, secondo parecchi, non sarebbe arrivato prima di settembre.
I tempi, probabilmente, sono stati accorciati da alcune manovre interne a Forza Italia: qualcuno vorrebbe puntare sul fattore sorpresa e individuare una donna imprenditrice da contrapporre a Scanagatti ed, eventualmente, al leghista Massimiliano Romeo in caso di primarie. Una cosa è certa: tra un anno l’intero centrodestra intende presentarsi unito per cercare di essere competitivo. In molti invocano il modello Milano che ha consentito a Stefano Parisi di battersi alla pari con Beppe Sala: il modello Roma, con azzurri e padani gli uni contro gli altri, sarebbe perdente come dimostrato dalla disfatta del 2012.

La riflessione è stata effettuata anche mercoledì sera durante un incontro tra diverse anime dello schieramento organizzato dal Comitato Monza 2017, varato da Luigi Moretti, che riunisce gli esponenti del Mida e persone di area moderata sganciate dai partiti. Alla serata sono stati invitati tanti volti noti della politica locale, dagli azzurri a rappresentanti di Fratelli d’Italia ad alcuni padani tra cui l’ex sindaco Marco Mariani che, lascia intendere da tempo, tirerebbe volentieri la volata ad Allevi.

Al tavolo delle trattative del centrodestra c’è un ospite in più: gli alemanniani di Azione nazionale che proprio in questi giorni (domani una cena ufficiale in Villa reale) aprono la sezione monzese. A guidarla il coordinatore brianzolo Salvatore Casto, che ha scelto come vice Marco Ferrari.
«Ormai siamo presenti a Desio, Seregno, Giussano, Lissone, Limbiate e Carate» racconta alla vigilia dell’apertura della sede. «Noi apriamo le porte ai delusi dei Fratelli d’Italia e il nostro obiettivo deve essere riunificare la destra italiana. Abbiamo già preso contatti con il centrodestra cittadino per discutere del futuro e delle elezioni».

Giusto: Romeo o Allevi? «Per ora posso dire che nostra preferenza è far andare a casa il centrosinistra. E poi niente esclude che anche noi possiamo avere un candidato».