Monza, addio al sottopasso di Esselunga in viale Stucchi?

L’amministrazione comunale di Monza mette in dubbio l’interramento di viale Stucchi previsto dalla convenzione firmata nel 2012 con Esselunga per il supermercato di viale Libertà. In cassa ci sono 8,5 milioni versati dalla catena.
Monza la rotatoria di viale Libertà
Monza la rotatoria di viale Libertà – foto d’archivio Fabrizio Radaelli

Il sottopasso di viale Stucchi di Monza, all’altezza dell’Esselunga, non serve più: le parole del vicesindaco Simone Villa arrivano inaspettate e rimettono in discussione l’opera prevista dalla convenzione firmata nel 2012 dall’amministrazione guidata da Marco Mariani e dalla società.


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Lo svincolo a due livelli, con viale delle Industrie interrato per un breve tratto, che avrebbe dovuto fluidificare il traffico tra viale Libertà e viale Stucchi avrebbe dovuto essere realizzato da Esselunga dopo l’apertura del supermercato, inaugurato nel gennaio 2016. La giunta Scanagatti, però, ha preferito incassare gli 8.500.000 euro che, secondo l’azienda, sarebbero stati necessari per scavare il tunnel.

La passata amministrazione intendeva avviare autonomamente il progetto mai partito e, qualche mese fa, di fronte a un gruzzolo ormai insufficiente ha inserito il disegno nel Patto per la Lombardia.

«Per il municipio – commenta Villa – sarebbe stato più vantaggioso far effettuare l’opera dal privato: i tempi si sarebbero accorciati e i costi sarebbero stati più contenuti. Il centrosinistra ha scelto un’altra strada e ora è necessario aprire una riflessione».
Rispetto a qualche anno fa, infatti, lo scenario è notevolmente cambiato: «La società – spiega il vicesindaco – ha rinunciato a costruire accanto al supermercato i due edifici di nove piani destinati a uffici e il prolungamento di viale delle Industrie verso Arcore, che avrebbe dovuto collegarsi alla Pedemontana, è in forse. Il traffico in prossimità della rotatoria di viale Libertà si è assestato e l’accesso a Esselunga non è più difficoltoso, nemmeno nelle ore di punta».

A questo punto, secondo l’amministratore, sarebbe saggio evitare di spendere inutilmente il denaro pubblico: «Le risorse – afferma Villa – sono importanti e le decisioni non vanno prese a cuor leggero. Non voglio pregiudicare il futuro e non sto dicendo che non faremo il sottopasso, ma occorre valutare bene ogni aspetto». Il confronto dovrà coinvolgere anche la Provincia, oltre che l’azienda, che ha firmato la convenzione e ha inviato in Comune alcune prescrizioni sulla viabilità della zona.

Nelle casse di piazza Trento e Trieste, in ogni caso, gli 8.500.000 euro che sono stati versati ci sono ancora sotto forma di avanzo di amministrazione.

Non sembra, invece, destinato a essere cancellato il progetto del tunnel tra viale Stucchi e via Salvadori: il Piano triennale delle opere pubbliche prevede il suo avvio nel 2020 con uno stanziamento di 11.000.000.

Molto prima, però, potrebbe essere rivisto l’assetto del crocevia: «La rotatoria a fagiolo – nota il vicesindaco – non funziona, ha risolto alcuni problemi ma ne ha creati altri, soprattutto a chi proviene da Sant’Albino. Con gli uffici stiamo verificando alcune soluzioni viabilistiche che potrebbero correggere i nodi più evidenti».