Monza: accordo prima dell’udienza tra l’ex consulente e la società dei chiosconi

Accordo fatto tra l’ex consulente della Saum e la società dei chiosconi: lunedì al tribunale di Milano il monzese ritirerà l’istanza di fallimento.
Una raccolta firme contro il progetto chioosconi
Una raccolta firme contro il progetto chioosconi Fabrizio Radaelli

Accordo fatto tra l’ex collaboratore della Saum con la società “dei chiosconi”. Il monzese dopo la pubblicazione della notizia dell’istanza di fallimento nei confronti della società che ha proposto e poi vinto la gara per il progetto “Le rive del Lambro” a Monza, è stato contattato dai legali per proporre un’intesa sui crediti vantati dal consulente e scongiurare l’udienza in tribunale, in programma lunedì 12 giugno a Milano.

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L’accordo è stato firmato con una proposta che «finalmente – ha spiegato al Cittadino l’ex collaboratore – mette la parola fine a questa vicenda», che si traduce in diverse decine di migliaia di euro (circa 70) che sarebbero dovute dalla Saum. Lo ha confermato lo stesso Ascrizzi, che settimana scorsa aveva liquidato la faccenda etichettandola come “clamoroso errore” e “caso di omonimia” e che mercoledì pomeriggio invece, raggiunto al telefono, l’aveva definita già «completamente risolta».

A prescindere dall’accordo, resta intanto fissata la data della prima udienza: lunedì 12 giugno al tribunale di Milano, sezione fallimentare, il giudice Sergio Rossetti valuterà se sussistano ancora le condizioni per procedere con l’iter che potrebbe portare alla dichiarazione di fallimento di Saum srl, di cui è Vincenzo Ascrizzi è amministratore unico. Se ci fossero altri creditori – non è detto che ci siano – potrebbero provare a insinuarsi nel procedimento.