Monza, a rischio l’ufficio scolastico Dalla Brianza un appello a Renzi

“Per scongiurare la possibilità di un ridimensionamento dell’ufficio scolastico territoriale di Monza hanno scritto una lettera direttamente al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi”. Così il presidente della Provincia di Monza, Dario Allevi.
Il presidente della Provincia di Monza, Dario Allevi
Il presidente della Provincia di Monza, Dario Allevi

“Per scongiurare la possibilità di un ridimensionamento dell’ufficio scolastico territoriale di Monza hanno scritto una lettera direttamente al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, al Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, oltre che al Governatore Roberto Maroni, all’assessore regionale all’Istruzione Valentina Aprea, al direttore generale dell’ufficio scolastico Regionale per la Lombardia Francesco De Sanctis e al direttore dell’ufficio scolastico territoriale MB Marco Bussetti”.

Così il presidente della Provincia Dario Allevi e il sindaco del capoluogo, Roberto Scanagatti si sono fatti portavoce del “forte disagio e sconcerto della Brianza e delle istituzioni locali” di fronte al continuo e sistematico stillicidio di notizie ed atti circa la presunta chiusura o accorpamento dell’ufficio scolastico territoriale di Monza con quello di Milano.

Un “servizio frontale fondamentale e necessario”, quello dell’ufficio scolastico di Monza, istituito solo nel 2008 con un Decreto del Ministro Fioroni, quale punto di riferimento per le 670 strutture formative pubbliche e private del territorio, che coinvolgono circa 130.000 studenti nella fascia compresa fra i tre ed i diciannove anni. Numeri che di per sé giustificano l’attività di un ufficio autonomo rispetto a Milano, soprattutto se rapportato con altre realtà territoriali del Paese – Varese, Genova, Venezia – che hanno una densità demografica simile alla Brianza, senza citare le Province di Perugia o di Cagliari, per esempio, che registrano una popolazione inferiore di 200.000 – 300.000 abitanti.

Un confronto, questo, che non pone in discussione l’esistenza autonoma di uno solo degli attuali Uffici Scolastici Territoriali ma afferma con forza il diritto alla piena autonomia dell’Ufficio Scolastico di Monza e Brianza: ciò anche alla luce del consistente impegno di risorse economiche – circa 250.000 Euro – messe in campo dalla Provincia MB negli ultimi anni, prima per la individuazione degli uffici e poi per l’allestimento delle due attuali sedi di via Magenta e di via XX Settembre in Monza. Provincia e Comune chiedono di procedere definitivamente a rendere autonoma la sede di Monza (per la quale sono già stati spesi 250mila euro per l’individuazione degli uffici e il loro allestimenti nelle due sedi di via Magenta e via XX settembre a Monza, tutto a carico delle casse provinciali), distaccando i codici meccanografici delle istituzioni Sscolastiche di MB: un’operazione ovviamente a costo zero ma indispensabile per sancire il distacco da Milano e definire l’organico di diritto per MB sia del personale docente che di quello educativo.